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Covid-19, al via il “richiamo” per i soggetti più fragili
Via libera per le quarte dosi di vaccino. Il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha firmato la circolare relativa alla somministrazione della quarta dose per gli immunodepressi, “i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido”.
Tuttavia parlare di “quarta dose” non è del tutto corretto dal momento che nella circolare, che ben si inserisce nell’attuale contesto emergenziale e che fa riferimento alla campagna vaccinale già in atto, l’espressione non ricorre mai ma è sostituita dal termine “richiamo”. Tecnicamente, si tratta infatti del booster per le persone immunodepresse che hanno completato un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi. “Nel rispetto del principio di massima precauzione, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale)”, questo riporta la circolare firmata da Rezza.
Sul tema è intervenuto anche il Commissario straordinario per l’emergenza Covid generale Paolo Figliuolo che proprio in relazione alla quarta dose ha fatto sapere che insieme al Ministero della Salute e alle Regioni, l’organismo da lui stesso presieduto sta individuando le platee. Chiaramente si tratta di “pubblici” composti da categorie fragili. Presumibilmente si partirà il primo marzo sulla base dell’organizzazione già in atto. “Abbiamo delle dosi di vaccino stivate per ogni eventualità – informa Figliuolo – poi dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano, ci sono tutte le interlocuzioni con il ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto”.
La nota congiunta del Ministero, Iss, Css e Aifa, allegata alla circolare, prevede che ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose), nei dosaggi allo scopo autorizzati (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale.