Le notizie provenienti da Oxford sul vaccino anticovid sono incoraggianti. A darne notizia, non senza un accenno di ottimismo, è lo stesso Ministro della Salute Roberto Speranza che spiega come nel progetto siano coinvolte importanti realtà italiane, come l’Irbm di Pomezia e la Catalent di Anagni. Tuttavia, aggiunge il Ministro, “serve ancora tanta prudenza, ma sarà la ricerca scientifica a portare l’umanità fuori da questa crisi”. Ottimismo condiviso via Twitter anche dall’immunologo Giacomo Gorini dell’Edward Jenner Institute for Vaccine Research dell’università di Oxford, che twitta: “Ce l’abbiamo fatta, il vaccino di Oxford-AstraZeneca ha dato protezione fino al 90%, ad una frazione del costo degli altri! Dopo un anno di sacrifici lontano da casa sono frastornato, ancora non so come mi sento. Tanta ammirazione per colleghi e senior scientists”. Lo scienziato inoltre fa parte del team che lavora al vaccino anti-Covid sviluppato dall’ateneo britannico e dall’Irbm di Pomezia, prodotto da AstraZeneca.
Il vaccino anti-Covid Oxford-AstraZeneca-Irbm, che sarà in mercato solo dopo aver ottenuto tutte le approvazioni regolatorie necessarie, ha una efficacia pari al 90% secondo i dati ad interim su 3000 persone presentati in queste ore dalla stessa azienda produttrice. Sono stati infatti testati nella sperimentazione di fase 3 due differenti regimi di somministrazione. Il regime dimostratosi migliore, con una efficacia pari appunto al 90% e la massima tollerabilità per gli anziani, è quello che prevede l’inoculazione di mezza dose e un richiamo con una dose completa una volta trascorsi trenta giorni. È questo il regime vaccinale che sarà considerato per la commercializzazione. Entro fine anno saranno 200 milioni le dosi disponibili. Il costo del vaccino si aggirerà intorno ai 2,80 euro per dose e “potrà essere trasportato e conservato a temperature da frigorifero domestico (2-8 gradi). Ciò significa – si legge in una nota – che il prodotto potrà essere distribuito facilmente e velocemente attraversi ambulatori medici e farmacie locali”.
A quanto pare, il cavallo di battaglia di questo vaccino sarebbe proprio il suo costo, a portata di tutti, molto di più rispetto agli altri due di Pfizere Moderna. Secondo punto di forza invece è dato dalle modalità di conservazione, alla pari di un farmaco comune. “Questi risultati mostrano che abbiamo un vaccino efficace che salverà molte vite – ha commentato alla BBC il direttore dell’Oxford Vaccine Group a capo della sperimentazione Andrew Pollard – La cosa incoraggiante è che uno dei dosaggi testati può essere efficace intorno al 90% e se viene utilizzato questo regime, con la fornitura pianificata potrebbero essere vaccinate più persone.