COVID-19, la vicinanza del Papa a chi soffre e i 3 milioni stanziati dai vescovi italiani

“La difesa della vita per la Chiesa non è una ideologia, è una realtà umana, che coinvolge tutti i cristiani”. Perché “la vita si manifesta in concreto, nelle persone”, e “ogni vita umana, unica e irripetibile, vale per se stessa, costituisce un valore inestimabile”. Lo ha detto papa Francesco questa mattina nel corso dell’Udienza generale del mercoledì che non si è tenuta in Piazza San Pietro, come avviene di consueto, ma dalla Biblioteca privata del Palazzo Apostolico. Collegandosi via streaming con il popolo di fedeli, Bergoglio è tornato a soffermarsi sull’emergenza sanitaria in corso e anche oggi non sono mancate le parole di incoraggiamento rivolte al personale ospedaliero in prima linea. “Oggi – ha proseguito – ci troviamo a rilanciare questo insegnamento nel contesto di una pandemia che minaccia la vita umana e l’economia mondiale. Una situazione che fa sentire ancora più impegnative le parole con cui inizia l’Enciclica: ‘Il Vangelo della vita sta al cuore del messaggio di Gesù. Accolto dalla Chiesa ogni giorno con amore, esso va annunciato con coraggiosa fedeltà come buona novella agli uomini di ogni epoca e cultura”. Francesco ha esordito con un omaggio a tutte le persone che, in un momento di emergenza come questo, sono vicine a chi soffre: “Penso con gratitudine alla testimonianza silenziosa di tante persone che, in diversi modi, si stanno prodigando al servizio dei malati, degli anziani, di chi è solo e più indigente”.

Intanto prosegue l’impegno dei vescovi italiani a favore delle strutture sanitarie: dopo i 10 milioni di euro stanziati per le Caritas nazionali e i 500mila euro devoluti al Banco Alimentare, ora la Conferenza Episcopale italiana ha destinato 3 milioni di euro, provenienti dall’otto per mille, agli ospedali. “Raccogliendo il suggerimento della Commissione episcopale per la Carità e la salute – si legge in una nota –  il contributo raggiungerà la Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo di Torino, l’Azienda ospedaliera “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase, l’Associazione Oasi Maria Santissima di Troina e, soprattutto, l’Istituto Ospedaliero Poliambulanza di Brescia, che in meno di un mese ha mutato radicalmente l’organizzazione dell’Ospedale: gli interventi chirurgici, i ricoveri e tutte le attività ambulatoriali procrastinabili, infatti, sono sospesi, come tutte le attività private. In questo modo, si sono liberate risorse umane, posti letto e attrezzature destinate completamente all’emergenza coronavirus”. In totale, si tratta di 435 posti letto, di cui 68 di terapia intensiva e 70 di Osservazione breve intensiva in Pronto Soccorso. Una notevole differenza, se si considera che prima dell’emergenza da “Covid-19”, i posti letto di terapia intensiva erano 16. Inoltre, per sostenere le strutture sanitarie, oltre allo stanziamento già stabilito, la Cei ha aperto anche una raccolta fondi. Per chi volesse contribuirvi, tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.chiesacattolica.it

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

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