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Covid19 ed Europa, tra campagne vaccinali e nuove norme per arrivi e partenze
Rafforzare le campagne vaccinali e insistere sulle cautele comportamentali. È questa la direzione dettata dai ministri del G7 nel corso della videoconferenza che si è tenuta giovedì 16 dicembre e relativa alla diffusione della variante Omicron e della quarta ondata (per alcuni paesi terza). L’epicentro della nuova ondata si è spostato da Romania, Ucraina, Bulgaria, Balcani, Austria e Germania, a Regno Unito, Francia, Danimarca con una curva epidemiologica in crescente aumento anche nei Paesi più vaccinati in assoluto al mondo, e cioè Portogallo, Spagna e Italia dove il picco non è ancora stato raggiunto.
Alla base dell’analisi dei ministri c’è il quadro epidemiologico esposto dagli esperti inglesi che certamente lascia gli italiani più tranquilli grazie alla campagna vaccinale che assicura una copertura quasi totale della popolazione. Tuttavia, nonostante i dati relativi ai contagi non generino particolare apprensione, il Paese ha deciso di blindarsi. Una decisione presa soprattutto in vista delle festività natalizie e delle partenze last minute per il Capodanno 2022. Un’ordinanza del Ministero della Salute stabilisce infatti che da giovedì 16 dicembre e fino al 31 gennaio, per entrare in Italia da qualsiasi Paese dell’Unione Europea sarà necessario un tampone con esito negativo svolto 24 ore prima se si tratta di test antigenico o 48 ore prima se si tratta di un molecolare.
Si tratta di una regola valida per tutti i cittadini vaccinati contro il Covid, che dovranno anche mostrare il Green Pass. Per i non vaccinati, invece, oltre al test negativo è prevista anche una quarantena di cinque giorni. La decisione del governo è stata male accolta dalla vice presidente della Commissione Europea, Vera Jourova, secondo la quale eventuali nuove disposizioni relativi ai viaggi dovrebbero essere valutate di comune accordo. La variante Omicron preoccupa però tutto lo scacchiere europeo. Dalla Francia informano che a partire da venerdì 17 dicembre dalla Gran Bretagna potranno entrare nel Paese solo i cittadini residenti in Francia, con relativi familiari. Per tutti gli altri sono possibili eccezioni per motivi dichiaratamente urgenti, che niente hanno a che vedere con turismo e lavoro. Tutti i viaggiatori, vaccinati o no, dovranno presentare, alla partenza, il risultato negativo di un test effettuato non più di 24 ore prima. Da domenica invece la Grecia ai viaggiatori provenienti da Regno Unito e Danimarca chiederà di mostrare l’esito del tampone molecolare con risultato negativo effettuato da non oltre 48 ore, insieme al certificato di vaccinazione.
Chi arriverà in Irlanda anche se vaccinato deve esibire il risultato negativo di un test antigenico effettuato non più di 48 ore prima o Prc eseguito da non più di 72 ore. Il Portogallo ha ampliato i controlli alle frontiere anche dopo l’Epifania. A tutti i viaggiatori che entreranno nel Paese sarà richiesto di esibire il test negativo, anche se vaccinate.