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Crisi di malnutrizione e difficoltà per i medici: a Gaza l’emergenza umanitaria continua
A Gaza è in corso una grave crisi di malnutrizione che colpisce prevalentemente i più piccoli, ma anche soggetti vulnerabili come le donne incinte e le persone anziane. La denuncia arriva da Medici Senza Frontiere che a sud del territorio hanno avviato un programma di cure per i pazienti malnutriti a causa della mancanza di cibo, acqua e assistenza. Intanto, proseguono i bombardamenti che non risparmiano abitazioni di civili e luoghi sensibili come case di cura e ospedali. Stando a quanto riferito dalla Wafa, l’agenzia di stampa palestinese Wafa, i bombardamenti israeliani che nelle ultime ore hanno colpito Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, sono stati molto violenti e hanno provocato decessi. Ad oggi il bilancio delle vittime in territorio palestinese è più che tragico: 35.456 morti e 79.476 feriti.
Nell’arco degli ultimi sette mesi, il personale medico di MSF ha dovuto abbandonare ben sette strutture sanitarie a causa di bombardamenti e rappresaglie. Il personale medico e i pazienti sono stati evacuati dall’ospedale di Al-Najjar, mentre l’European Gaza Hospital non è più accessibile. Nell’ospedale da campo indonesiano di Rafah, dove medici e operatori forniscono cure post-operatorie, l’équipe ha dovuto dimettere alcuni pazienti in grado di uscire dalla struttura sospendendo così, temporaneamente, le attività nella clinica Al-Shaboura.