Da agosto a settembre il Green Pass si presenterà in tre diverse mosse. Il primo, che entrerà sarà effettivo in piena estate, ovvero a partire dal prossimo mese, sarà necessario per gli eventi pubblici – con ogni probabilità anche per ristoranti e bar al chiuso – e valido con una sola dose di vaccino. Il secondo, in vigore dal primo settembre, si riferirà alle stesse attività ma con due dosi di vaccino. Il terzo invece – in arrivo per metà settembre – sarà sicuramente più restrittivo e farà riferimento al sistema del trasporto pubblico. Tra questi definiti step si collocherebbe una decisione del Governo relativa alla proroga dello stato di emergenza a fine anno e non al 31 ottobre, come inizialmente ritenuto.
Intanto, se da un lato si lavora per una definizione sicura del Lasciapassare verde, dall’altro la Farnesina dispensa indicazioni utili a tutti gli italiani che si recheranno all’estero per le proprie vacanze. Indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, i viaggiatori dovranno considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario. Questo è scritto in una nota stampa diramata dal Ministero degli Esteri in considerazione del perdurare dell’emergenza COVID-19 e a fronte di molti connazionali bloccati all’estero per questioni legate al virus. Il Ministero dunque allerta i vacanzieri su possibili e spiacevoli inconvenienti che si potrebbero verificare, invitando gli italiani alla cautela.
La Farnesina inoltre rammenta che nel caso in cui si risultasse essere positivi al test per il coronavirus o contatti di una persona positiva vanno seguite le norme disposte dalle autorità locali. Per questo, il ministero raccomanda di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi al Coronavirus.
Nello specifico, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. Qualora questo accadesse, spiega ancora la Farnesina, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova.
La nota spiega anche cosa accadrà qualora avvenga un contatto con un positivo al coronavirus: tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto.