Questo sito Web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Diarrea infantile, urgente intervenire per arginare le 1,5 milioni di morti annuali
Sono oltre 1,5 i milioni di decessi annui causati dalla diarrea in tutto il mondo, una problematica mortale che riguarda soprattutto l’età infantile e che per questo rappresenta solo negli Stati Uniti quasi il 10% delle ospedalizzazioni tra i bambini che non hanno ancora raggiunto i cinque anni di età. Numeri rilevanti e piuttosto preoccupanti che hanno portato il viceministro italiano agli Esteri, Emanuela Del Re, il sottosegretario alla Salute, Armando Bartolazzi, e il direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano, il professore Aldo Morrone, a chiedere l’istituzione della Giornata mondiale contro la diarrea infantile per dare avvio a una sensibilizzazione globale sul tema.
La proposta è stata avanzata a Ginevra in occasione della 72esima Assemblea mondiale dell’Oms. Seppur trascurabile e superata in alcune regioni del mondo, questa malattia rappresenta una vera causa di morte in molti altri Paesi non ancora sviluppati come il Ciad (499 ogni 100.000), la Repubblica Centrafricana (384) e il Niger (376). Si pensi che annualmente nel mondo muoiono circa 535 mila bambini, sotto i 5 anni, a causa di malattie diarroiche. Stando ai dati pubblicati dall’Organizzazione mondiale della sanità inoltre circa i due terzi dei decessi si verificano in soli 15 Paesi, in Asia e in Africa. In questi casi la prima causa di malattia, oltre alla malnutrizione o a un’alimentazione scarsa, è dovuta alla mancanza di acqua pulita e all’assenza – per certi versi assoluta – dei servizi igienici fondamentali. Assenze che si rivelano letali per i più piccoli e per la loro crescita. “In tutto il mondo – ha precisato il professore Aldo Morrone – 780 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,5 miliardi non utilizzano servizi igienico-sanitari adeguati”. La minaccia più grave rappresentata dalla diarrea è la disidratazione, causata dalla continua perdita di liquidi corporei e sali minerali. Inoltre, una diarrea ripetuta accompagnata da vermi intestinali che causano preoccupanti infezioni generalmente è causata dalla sottonutrizione.
Nella stessa occasione il dottore Morrone ha illustrato i tre tipi clinici di diarrea:
– acquosa acuta: dura diverse ore o giorni e include il colera;
– sanguinolenta acuta (anche dissenteria): è persistente e dura più di due settimane
– il rotavirus: principale causa di diarrea acuta e causa circa il 40% dei ricoveri per diarrea nei bambini sotto i cinque anni.
In realtà per guarire dalla diarrea acuta non è poi così complesso e non richiede un dispendio di risorse economiche. Questo il nodo. A quanto pare infatti nei casi in cui un intervento sanitario costa troppo poco e se non vengono coinvolte case farmaceutiche, è difficile che una patologia susciti interesse a livello globale. Stando al professore Morrone girerebbero troppi pochi soldi per creare sensibilità attorno all’argomento. Ma la sua battaglia prosegue.