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Dipendenze e sbalzi d’umore, dalla televisione alla vita di tutti i giorni
Nelle ultime settimane in televisione spesso ci si è scusati presentando come alibi l’astinenza, e dal sesso e dall’alcol. Ma in realtà quanto influisce la mancanza di qualcosa nell’umore della persona? Andiamo per gradi: in principio è stato lo scrittore Mauro Corona che ospite di Rai 3 a Carta Bianca – in realtà è lì fisso – ha definito “gallina” la padrona di casa, la giornalista Bianca Berlinguer. L’originale Corona si è poi scusato spiegando che non ci sono giustificazioni e che il suo comportamento è da ricondurre al fatto che da 40 giorni non tocca “una goccia d’alcol e, dopo anni e anni di bevute”, ha commentato “ho degli scompensi…mi accorgo di essere oggi abbastanza aggressivo e intollerante”. Non va meglio nella Casa più spiata d’Italia, quella del Grande Fratello, dove Franceska Pepe e Tommaso Zorzi hanno parlato, palesando – in un caso – vera preoccupazione, di mancanza di “coccole” e di “sesso”. Ma la mancanza di alcol, cibo o sesso genera realmente scompensi al corpo e alla mente?
A quanto pare si, e in questo il piccolo schermo c’entra poco. Quando si parla di astinenza si fa riferimento alla mancanza, quasi del tutto brusca, di un insieme complesso di manifestazioni cliniche che si verificano a seguito della sospensione di una sostanza ad azione farmacologica, assunta per scopi terapeutici o per uso personale. Nel cervello dell’uomo agisce un meccanismo definito di “ricompensa”: nello specifico i comportamenti che soddisfano i nostri bisogni ottengono un vero e proprio sostegno dalla sensazione emotiva del piacere che da questi deriva, fattore che ci induce quindi a ripeterli. Pertanto se ho fame mangio doppiamente, se ho sete beve più dell’ordinario e così via. Meccanismo che si presenta con le sostanze e le dipendenze più in generale. Le sensazioni che derivano dall’assunzione di certe sostanze o dalla messa in atto di alcuni comportamenti generano, in maniera del tutto artificiale, l’attivazione del sistema della ricompensa che ci induce a ricercare in modo ossessivo la stessa sensazione di piacere che, se non assecondata, porta allo sviluppo dei sintomi da astinenza, tra cui: sbalzi d’umore, senso di tensione, incertezze, rabbia, senso di indolenza e dolori articolari o muscolari, in alcuni casi nausea e anche frustrazione. Tutto questo accade quando il corpo non ottiene ciò di cui si è “nutrito” per lungo tempo e tocca dare ragione a Corona quando a sua discolpa sostiene che se non tocchi alcol da 40 giorni un “gallina” può volare inavvertitamente.
Dalla mancanza di sesso a quella di cibo fino ad approdare alle dipendenze più gravi, quali da nicotina, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo oppure alcol, i sintomi dell’astinenza spesso si richiamano tra loro rafforzandosi a vicenda e la persona cade vittima di un vortice di stati d’animo che, se non affrontato in tempi rapidi, rischia di diventare letale. In Italia e in Europa le dipendenze più presenti sono quelle da fumo, alcol e droghe. L’Italia, tra gli altri Paesi, è quello con il tasso più elevato di fumatori adolescenti (37%, dati Espad EU 2015). Gli alcodipendenti invece sfiorano il tetto dei 70 mila, di cui l’1% sotto i 19 anni e il 30% sotto i 30 anni (dati Ministero della Salute, 2017). Infine, sul fronte delle droghe la cannabis si conferma la sostanza psicoattiva illegale più diffusa. Quasi un terzo dei 15-19enni (pari al 31,4%m circa 804mila), l’ha utilizzata almeno una volta nella vita e il 25,8% (circa 640mila) ne ha fatto uso nell’ultimo anno (dati Espad Italia 2017).