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Disabilità, l’Agenda europea detta le linee guida
Un giornata che accende i riflettori su tutti, ma soprattutto sulle persone con disabilità, ovvero che soffrono a causa di problemi di salute, di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali. Il 3 dicembre, a livello internazionale, si celebrano i diritti di tutti gli uomini e di tutte le donne, un’occasione importante, che se da un lato invita a riscoprire il testo della Convenzione Onu, che consente di combattere le discriminazioni e le violazioni dei diritti umani, dall’altro lascia riflettere sui servizi presenti sul territorio, e sulla figura del caregiver. Rappresentano il 15% della popolazione mondiale, circa un miliardo, e non sempre sono parte viva della vita sociale. Per questa ragione, per abbattere i pregiudizi e per favorire una piena integrazione, l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha stabilito che il 3 dicembre di ogni anno, dal 1981, si sarebbe celebrata la Giornata internazionale delle persone con disabilità allo scopo di promuoverne i diritti e il benessere.
Il numero di persone con disabilità è in continuo incremento a causa dell’invecchiamento della popolazione. Le principali analisi lasciano emergere che a livello mondiale, esiste un rapporto tra invecchiamento e disabilità, soprattutto nei Paesi più poveri in cui gli individui accumulano, nel corso della vita, maggiori rischi sanitari a causa di malattie croniche, incidenti e altre patologie. A dettare le regole del gioco è proprio l’Agenda europea 2030, secondo cui nel prossimo decennio dovrà essere garantito un accesso equo, di qualità e senza barriere all’istruzione, un’inclusione totale a livello economico e politico, l’abolizione di ogni barriera fisica all’accesso a edifici e trasporti pubblici e, infine, un miglioramento della raccolta di dati statistici relativi alla disabilità, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
In Italia, nel 2019, le persone con disabilità sono 3 milioni e 150 mila (equivalente al 5,2% della popolazione complessiva). Stando a quanto emerso dal report dell’Istat, il maggior numero di persone con disabilità risiede nelle isole, con una prevalenza del 6,5%, contro il 4,5% del Nordovest. Le altre regioni sono l’Umbria e la Sardegna (rispettivamente, il 6,9% e il 7,9% della popolazione). Lombardia e Trentino Alto Adige sono invece le Regioni con la prevalenza più bassa: il 4,1% e 3,8% rispettivamente.
Sul tema è intervenuto anche Papa Francesco nel Messaggio inviato in vista della Giornata. “La discriminazione è ancora troppo presente a vari livelli della vita sociale; essa si nutre di pregiudizi, di ignoranza e di una cultura che fatica a comprendere il valore inestimabile di ogni persona. In particolare, considerare ancora la disabilità – che è il risultato dell’interazione tra le barriere sociali e i limiti di ciascuno – come se fosse una malattia, contribuisce a mantenere separate le vostre esistenze e ad alimentare lo stigma nei vostri confronti”, ha detto il Pontefice.