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Disturbi del comportamento alimentare, le vittime predilette sono gli under 30
Favorire la consapevolezza del problema in chi soffre di disturbi alimentari, al fine di chiedere aiuto rivolgendosi al medico, e sostenere le persone vicine, che soffrono di questo disturbo, nel percorso di consapevolezza e nell’intraprendere un percorso di cura. Sono questi gli obiettivi fissati dal Ministero della Salute che, in occasione della Giornata Nazionale del fiocchetto lilla dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, ha lanciato una campagna di comunicazione digitale per sensibilizzare la popolazione sul tema. In Italia sono circa 3 milioni i giovani che soffrono di questo disturbo troppe volte banalizzato in ambito familiare. Il 95,9% delle persone coinvolte da questo triste fenomeno sono donne, il 4,1% uomini.
Inoltre, l’emergenza sanitaria in atto e le conseguenti restrizioni in vigore sul territorio nazionale hanno ne hanno inasprito la portata. Stando infatti al Centro Nazionale per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, nel corso del primo semestre del 2020 in Italia sono stati registrati 230.458 nuovi casi a fronte dei 163.547 dello stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento del 30%. Tra questi casi, sono aumentati quelli di esordio della malattia ex novo, si sono aggravati quelli preesistenti e si è abbassata la fascia di età, che ha coinvolto pazienti anche fino agli 8/9 anni.
I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione costituiscono un problema diffuso, le cui patologie più frequenti, quali anoressia e bulimia nervosa, rappresentano fenomeni che, se non identificati nell’immediato e non trattati adeguatamente, possono trasformarsi in condizioni permanenti, provocando gravi danni per l’organismo. I disordini alimentari più comuni, maggiormente diffusi nei giovani, sono l’anoressia, vera e propria ossessione per il proprio peso, per la magrezza e per le forme corporee, e la bulimia, caratterizzata dalla duplice sensazione di “pieno” e di “vuoto”.
Nata il 19 giugno 2018, la Giornata del “Fiocchetto Lilla” è stata certificata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di lavorare sulla prevenzione e di accrescere l’attenzione della popolazione italiana in relazione a queste patologie che utilizzano il corpo come mezzo per comunicare un disagio ben più profondo. Secondo gli esperti, in quest’ottica, risulta importante “implementare la corretta informazione intorno ai DCA, per facilitare la comprensione dei meccanismi psico-biologici che favoriscono la malattia e diffondere la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati attraverso una rete assistenziale orientata all’individuazione precoce del disturbo , tramite l’attivazione di percorsi riabilitativi multidisciplinari specializzati”.