Cosa sono e come curare i disturbi del sonno?
Secondo un antico detto popolare chiudere gli occhi e “contare le pecore” è un metodo efficace per indurre il sonno. Ma non per tutti. Per circa 12 milioni di persone la fase dell’addormentamento è un incubo.
Sono infatti circa 12 milioni le persone che soffrono di disturbi del sonno, quali, insonnia, apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo (RLS), scarsa qualità del sonno, risvegli precoci, narcolessia e tutto ciò che riguarda la sensazione di svegliarsi stanchi. Il 10-15% della popolazione adulta soffre di insonnia cronica, con una durata superiore anche ai 12 mesi, mentre il 25-35% di un’insonnia occasionale. Questi i dati forniti dall’Associazione italiana per la medicina del sonno.
L’insonnia, il più frequente disturbo del sonno, si distingue in tre categorie: insonnia dell’addormentamento, da risveglio precoce e da frequenti risvegli notturni. Oggi a causa di stress continui, di stili di vita non equilibrati, nei quali rientrano anche pasti fuori orario e abuso di alcol la sera, e l’eccessivo uso dei dispositivi tecnologici, il nostro organismo è sempre più a rischio insonnia.
Se trascurata può provocare malattie cardiovascolari (vedi articolo), disturbi di concentrazione, di attenzione e di memoria e può anche degenerare nell’alimentazione, come per i pazienti “Night Eating Sindrome” (NES), che hanno la necessità impulsiva di mangiare durante la notte con un’evidente alterazione del ritmo circadiano sonno-veglia.
Sotto il profilo diagnostico, l’insonnia può essere classificata come transiente, acuta o cronica. La prima dura più o meno una settimana, e può essere causata da altri disordini, cambiamenti di ambiente, depressione o stress, l’insonnia acuta invece ha una durata più lunga, di circa un mese. L’insonnia cronica è un disturbo molto comune, in Italia ne soffrono in circa 4 milioni, ed è frequente nelle donne e gli anziani; può presentarsi sia come conseguenza o aspetto di un altro disturbo medico o psichiatrico (insonnia secondaria), oppure come forma indipendente e autonoma nella sua eziologia e nel suo sviluppo (insonnia primaria).
È possibile guarire dall’insonnia?
“Sì, ma solo facendo un’accurata diagnosi delle patologie che possono causare l’alterazione del sonno-sveglia. L’importante è capire cosa c’è a monte, se si soffre ad esempio di problemi fisici o psichici come ad esempio la depressione si cura prima la patologia”. Le parole del dott. Marco Peresson, neurologo, rilasciate ad un’intervista per Mutua Mba.
E non solo. Per contrastare l’insonnia cronica ora c’è la terapia online. A dirlo uno studio dell’Università della Virginia, pubblicato da JAMA Psychiatry, in cui è stata testata una versione personalizzata della terapia. Secondo la ricerca può essere efficace, portando miglioramenti in oltre il 70% dei pazienti. La ricerca ha testato una variante online della terapia cognitivo-comportamentale, una delle più efficaci contro l’insonnia. A 303 adulti, tutti con problemi nel sonno, è stata assegnata per sei settimane o la variante online della terapia, personalizzata sul singolo paziente, o un programma generico contro l’insonnia, da seguire sempre attraverso il computer. Un anno dopo, l’insonnia non era più un problema per il 57% dei soggetti nel gruppo trattato con la cura online, contro il 27% di quelli con il programma generico. Inoltre, il 70% delle persone del primo gruppo ha segnalato qualche miglioramento, contro il 43% dell’altro. “Questo tipo di intervento non sostituisce quello faccia a faccia – scrivono gli autori – ma può espandere l’accesso a chi preferisce evitare gli incontri o non ha uno specialista vicino”.
La maggior parte dei disturbi del sonno è prevenibile o curabile, l’importante è esserne consapevoli e attenti ai disturbi provocati dall’assenza di riposo. Per questo motivo, ogni anno l’Associazione Mondiale di Medicina del Sonno organizza la World Sleep Day (Giornata Mondiale del Sonno).
Quest’anno è in programma per venerdì 17 marzo, il venerdì prima dell’equinozio di primavera e a ridosso del cambio dall’ora solare all’ora legale, con la relativa perdita di un’ora di riposo, e Mutua Mba, società di Mutuo Soccorso, pubblicherà un articolo dedicato, per fornire a tutti i lettori utili consigli e le iniziative organizzate per migliorare la qualità del sonno. Perché… dormire meglio è salutare.