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Dona ora, dona spesso: oggi giornata mondiale del donatore di sangue
“Che cosa puoi fare? Dona sangue. Dona ora. Dona spesso”. È questo l’invito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, che si celebra oggi in tutto il mondo. L’Oms vuole così ancora una volta ribadire l’importanza di donare in modo regolare e programmato durante tutto l’arco dell’anno e non solo quando si verificano delle calamità.
Gli obiettivi della campagna di quest’anno sono:
- incoraggiare tutti i cittadini a rafforzare, attraverso la donazione, l’efficienza dei servizi sanitari nelle situazioni di emergenza;
- coinvolgere le autorità nella creazione di programmi nazionali che possano rispondere in modo efficace e tempestivo all’incremento del fabbisogno di sangue nei momenti di emergenza;
- favorire l’inclusione dei servizi trasfusionali nelle attività nazionali di intervento nelle situazioni di emergenza;
- rafforzare la consapevolezza civica dell’importanza di donare periodicamente durante tutto l’anno, al fine di garantire un costante approvvigionamento di sangue e raggiungere l’autosufficienza nazionale;
- celebrare e ringraziare le persone che donano il sangue regolarmente e incoraggiare i giovani a compiere, a loro volta, questo gesto;
- promuovere la cooperazione internazionale per garantire la diffusione a livello globale dei valori della donazione volontaria e non retribuita, aumentando al contempo la sicurezza e la disponibilità di sangue.
Le celebrazioni ufficiali di quest’anno si tengono ad Hanoi, in Vietnam con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Ematologia e Medicina Trasfusionale (NIHBT).
Anche AVIS, con le sue 3400 sedi presenti su tutto il territorio nazionale, ha organizzato in Italia tantissimi eventi ed iniziative.
Grazie ai volontari, ogni anno, in tutto il mondo, vengono raccolte 112,5 milioni di donazioni. La donazione di sangue da parte dell’1% della popolazione può soddisfare i requisiti fondamentali di una nazione. Ad oggi, solo 57 paesi raccolgono il 100% della loro offerta di sangue da donatori di sangue volontari e non pagati. La disponibilità di sangue ed emoderivati è un elemento necessario e fondamentale in un sistema sanitario che funziona, ed è un requisito indispensabile per fare fronte alle emergenze, come le calamità naturali, gli incidenti, le guerre, quando la domanda di trasfusioni aumenta.
“L’adeguata disponibilità di sangue durante le emergenze richiede un servizio sanguigno ben organizzato, e questo può essere garantito solo grazie ad una popolazione di donatori di sangue impegnata a donare gratuitamente il sangue volontario durante tutto l’anno”, ha sottolineato l’Oms.
In Italia, secondo i dati del Centro Nazionale Sangue, nel 2016 i donatori sono stati un milione e 688mila, 40mila in meno rispetto al 2015 e il numero più basso dal 2011. Sicuramente c’è stato un calo fisiologico dovuto all’invecchiamento della popolazione, ma a maggior ragione è importante fare un’azione di sensibilizzazione tra i più giovani.
Ci sono due tipi principali di donazione. La donazione di sangue intero è la forma di donazione più frequente. Permette di prelevare allo stesso tempo tutte le componenti del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine che vengono separati in seguito. La donazione in aferesi permette di prelevare un solo componente del sangue per mezzo di un macchinario che separa le cellule mentre gli altri componenti vengono infusi di nuovo al donatore.
Si può anche prelevare 2 componenti simultaneamente, in questo caso si parla di donazione multicomponenti. La donazione in aferesi permette di prelevare in maggior quantità i componenti di cui i malati hanno bisogno; ha una durata superiore alla donazione di sangue intero.Questo tipo di donazione generalmente è proposta ai donatori che hanno già un’esperienza di donazione di sangue.
Ma come si diventa “donatore”? innanzitutto è importante condurre uno stile di vita sano. Possono donare il sangue tutte le persone tra i 18 e i 60 anni di età, che abbiano un peso di almeno 50 kg e siano stati ritenuti idonei da un medico. Chiunque desideri donare per la prima volta dopo i 60 anni può essere accettato a discrezione del medico responsabile della selezione. La donazione di sangue intero da parte di donatori periodici di età superiore ai 65 anni può essere consentita fino al compimento del 70° anno previa valutazione clinica dei principali fattori di rischio età correlati. L’idoneità alla donazione viene stabilita mediante un colloquio personale e riservato, una valutazione clinica da parte di un medico e dopo aver effettuato gli esami di laboratorio (prima donazione differita) previsti per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente.
L’elenco completo dei requisiti fisici del donatore è contenuto nell’allegato IV del Decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.
Per maggiori informazioni e per registrarsi ci si può rivolgere alla sede Avis più vicina.
A marzo è partita la campagna “Dialetti solidali”, una campagna partecipativa, che ha coinvolto attivamente tutte le 3.400 sedi invitate a inviare il loro proverbio o motto sul sangue e a partecipare al casting online.
In questi giorni è partito anche il tour di Tiziano Ferro, a cui partecipa anche Avis: in ogni tappa saranno allestiti degli stand dove verrà distribuito materiale informativo sulla donazione di sangue, con lo slogan “Donare: il mio vero e unico Valore assoluto”.