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Doppia C: cosa e come mangiare per una corretta alimentazione
Un’alimentazione poco equilibrata può essere la causa di alcuni disturbi legati alla digestione. E allora, come si fa a seguire una corretta alimentazione? Quali alimenti aiutano la funzionalità del tratto gastro-intestinale?
E’ colpa della frenesia quotidiana se spesso ci alimentiamo con il “mordi e fuggi” e alla sera mangiamo pietanze fin troppo esagerate. Questa moderna abitudine ha delle conseguenze sul nostro stomaco, che è costretto a lavorare male. Durante la giornata quindi dobbiamo trovare il tempo necessario per seguire una corretta educazione alimentare.
La sana alimentazione è la base della prevenzione primaria, in grado di evitare i principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori potrebbero essere evitati grazie a una equilibrata e sana alimentazione.
Un’alimentazione poco equilibrata può essere quindi la causa di alcuni disturbi legati alla digestione. E allora, quali alimenti aiutano la funzionalità del tratto gastro-intestinale?
Secondo gli esperti, modificare la dieta consumando maggiormente alimenti che aiutano a depurare l’organismo è sicuramente un buon alleato per tenere sotto controllo i sintomi dei disturbi gastrointestinali.
Quando si hanno problemi di digestione lenta è comunque sempre preferibile consumare alimenti che siano più digeribili rispetto ad altri, così da non sovraccaricare la funzionalità di stomaco e intestino, come il miele, il tè, pesce poco grasso, pasta poco condita, riso, frutta e verdura. Inoltre ci sono cibi che per le loro caratteristiche hanno un’azione digestivo stimolante: il finocchio, lo zenzero, la curcuma, l’aloe, alcuni frutti come mango, kiwi, ananas e papaya.
“La scienza ha ormai dimostrato che esiste una relazione molto stretta tra lo stile di vita, in particolare l’alimentazione, e l’insorgenza di patologie. Nutrirsi in modo bilanciato è importante fin dai primi anni di vita” ha spiegato il Dr. Alberto Fiorito, Medico esperto in nutrizione biologica e medicina psicosomatica. “Ad esempio, le lavorazioni industriali di alimenti anche molto comuni, i processi di raffinazione, la forzatura delle colture e i metodi di cottura inadatti possono essere all’origine di molte malattie, così come accade nel caso in cui siano presenti tossine nei cibi”.
Le 16 regole per una vita sana, secondo GUNA, azienda italiana leader nel settore della produzione e distribuzione di farmaci omeopatici, sono:
- Mangia sano: scegli i cibi biologici ed evita gli alimenti trattati.
- Proteggi la salute dell’intestino (e di conseguenza dell’intero organismo) con l’uso di prebiotici e probiotici.
- Da mamma, se ti è possibile, prosegui l’allattamento al seno almeno fino al sesto mese di età del bambino.
- Fai esercizio fisico per minimo 30 minuti al giorno. Muovendo il corpo, metti in circolo le tossine e così le smaltisci. Non solo: contrasti l’eccesso di cortisolo dovuto allo stress, che abbassa le difese immunitarie. Fai un po’ di prove, fino a trovare l’attività che funziona davvero per te: marcia, corsa, ballo, aerobica, nuoto, palestra… Se non hai preferenze, prova lo yoga: rilassa la mente e, allo stesso tempo, fortifica il corpo.
- Modera il consumo di sale (non più di 5 g al giorno, oltre a quello già contenuto nei cibi), di zucchero e di grassi raffinati. Ricorda che alcuni tipi di grassi sono benefici, come l’olio extravergine d’oliva a crudo e gli omega 3 presenti nel pesce e nella frutta secca. Evita solo quelli trattati.
- Vai a letto presto evitando tv e computer prima di dormire, perché la luce dello schermo interferisce con la produzione di melatonina. Quindi, dopo avere spento ogni schermo, crea un tuo rituale, come fare un bagno, o leggere qualche pagina di un libro, o ascoltare musica: possono essere anche solo pochi minuti, ma sono molto importanti per consentirti un completo rilassamento.
- Bevi ogni giorno almeno 30 ml di acqua per kg di peso corporeo. Quindi, se pesi 50 kg, bevine un litro e mezzo.
- Evita, se non sono strettamente necessari, i farmaci come antiacidi e antibiotici, che possono alterare la flora batterica intestinale. Preferisci i medicinali omeopatici o quelli low dose, ovvero efficaci a basse concentrazioni, che non hanno effetti collaterali e non provocano disbiosi intestinale.
- Per alcalinizzare l’organismo e bilanciare il Ph consuma molta frutta e verdura fresca. Se non riesci a mangiarne in quantità abbondante, assumi un integratore che riequilibri il pH.
- Limita il consumo di cibi che possono favorire l’infiammazione come glutine, glutammato monosodico (additivo che è presente in molti dadi e preparati granulari per brodo), zucchero raffinato, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio e altri dolcificanti artificiali, cibi fritti, in generale, cibi trattati e confezionati.
- Non fare un pasto abbondante prima di coricarti. Devono passare almeno 2-3 ore tra l’ultimo pasto e il momento di andare a letto. Il pasto principale deve essere il pranzo, non la cena.
- A tavola, punta su cibi anti-infiammatori come verdure a foglia verde (spinaci, cicoria, catalogna…), frutti freschi interi, frutti rossi, olio extravergine d’oliva spremuto a freddo, acqua naturale e tè verde, cibi ricchi di Omega 3, come noci, nocciole, pesce azzurro, semi di lino.
- Respira profondamente e ritmicamente, per ridurre la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Ricordati che è impossibile respirare profondamente ed essere stressati nello stesso tempo: quindi, quando ti senti in ansia e ti accorgi che fai respiri rapidi e superficiali, imponiti di regolarizzare la respirazione: stimolerai così il sistema nervoso parasimpatico e ti rilasserai automaticamente.
- Divieto assoluto: il fumo. Oltre a tutte le altre controindicazioni, la nicotina è anche fortemente infiammatoria.
- Non eccedere con la caffeina (e con zucchero e dolcificanti spesso abbinati al caffè).
- Mantieni la mente aperta: la mente è come un paracadute, funziona solo quando è aperta. Concentrati su pensieri positivi, esercita il cervello ad allontanarsi dal borbottio interno dei pensieri negativi. I pensieri negativi sono pro-infiammatori.