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DSA e alimentazione: a Torino si fa il punto con il progetto “Aspie-eat”

È sufficiente scorrere la pagina dedicata del portale dell’Istituto Superiore di Sanità per scoprire l’ampio ventaglio di progetti sull’alimentazione attivi in Italia, molti redatti per rivolgersi principalmente alla platea dell’infanzia e altri, più estesi, avviati a seguito della pandemia da Covid-19.

Cosa significa mangiare bene e quali sono gli alimenti che devono finire sulla tavola degli italiani? A rispondere a questo quesito arriva in corsa un ulteriore progetto. Si tratta di “ASPIE-EAT” promosso dall’Associazione Teatro8 e sostenuto dalla regione Piemonte con lo scopo di aiutare a far comprendere l’importanza del mangiare sano a tutti coloro a cui sono stati diagnosticati disturbi DSA che, generalmente, seguono una dieta del tutto squilibrata. La particolarità del progetto avviato dall’Associazione di promozione sociale che a Torino svolge attività di formazione nell’ambito del doppiaggio è nell’approccio: si parte infatti dall’interesse che le ragazze e i ragazzi con DSA manifestano nei confronti del cinema e delle arti sceniche. Per questa ragione il percorso sarà caratterizzato da incontri con il nutrizionista esperto in disturbi alimentari nei soggetti con DSA, realizzazione delle animazioni con tecnica dello stop motion e video animati, doppiaggio del video e proiezione pubblica del prodotto lavorato.

Una corretta alimentazione è la soluzione migliore in tutti i casi, soprattutto se si parla di ragazzi con disturbi legati alla dislessia o particolarmente irrequieti. In questo senso, occorre sottolineare che nei casi citati il regolare consumo di specifici alimenti garantisce benefici alla salute della persona e ottimizza le capacità di apprendimento. La vitamina A contenuta in frutta, verdure colorate, olio di pesce, fegato di vitello, latte e derivati, ad esempio, influendo su alcune cellule dell’ippocampo con funzioni di apprendimento e memoria è un composto organico consigliato. Assoluta centralità per il nostro cervello inoltre è data dagli acidi grassi essenziali e dai fosfolipidi, che costituiscono la struttura delle membrane delle cellule celebrali.

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