Il bilancio della prima puntata della 72esima edizione del Festival di Sanremo nella Sala stampa dell’Ariston è stato segnato da una triste notizia: è morta Monica Vitti. L’annuncio è stato dato da Walter Veltroni su Twitter. “Roberto Russo, il suo compagno di questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con grande dolore, affetto, rimpianto”. Attrice icona del cinema italiano caratterizzata da una bellezza travolgente e da una voce roca, era assente dalle scene da vent’anni, quando fu ricevuta al Quirinale per i David di Donatello. La comunicazione, che rattrista il mondo del cinema in modo particolare, è stata accolta da un lungo applauso della sala stampa.
Musa di Michelangelo Antonioni, regina della commedia all’italiana al fianco di Alberto Sordi. Aveva compiuto da pochi novant’anni ed era scomparsa dal piccolo, e grande, schermo, circa vent’anni fa con ogni probabilità dal momento in cui gli effetti dell’Alzheimer erano diventati sempre più evidenti. “Ci parliamo con gli occhi. Ha una malattia tipo Alzheimer che si infiltra e sbriciola la memoria”, aveva detto il marito parlando della condizione della storica e immortale attrice la cui carriera era stata stroncata in modo irreversibile dalla malattia degenerativa che l’ha colpita relativamente giovane. L’ultima apparizione pubblica di Monica Vitti risale infatti al 2002, quando presenziò alla prima italiana di “Notre-Dame de Paris”.
Negli anni sono state non poche le voci intorno allo stato di salute dell’attrice, registrata all’anagrafe con il nome di Maria Luisa Ceciarelli, nata a Roma il 3 novembre del 1931 e cresciuta in Sicilia prima della guerra a causa del lavoro del padre (ispettore al commercio). Per ultima si era diffusa la voce di un suo ricovero permanente presso una clinica svizzera. Notizia immediatamente smentita dal marito che ha chiarito come la Vitti vivesse sempre a Roma con lui e supportata da una badante. Aveva ancora molti sogni Monica, quando la malattia l’ha colta. “Scrisse anche un soggetto comico con Andrea Camilleri che Michelangelo Antonioni non ebbe il coraggio di dirigere. Ma un film come ‘L’avventura’ sta ancora nei locali d’essai di Parigi e New York, vuol dire l’eternità”, aveva detto in un’altra occasione Russo.
Tra i primi esponenti della politica a commentare la scomparsa della musa di Michelangelo Antonioni c’è il Ministro della Cultura Dario Franceschini: “Addio a Monica Vitti, addio alla regina del cinema italiano. Oggi è una giornata davvero triste, scompare una grande artista e una grande italiana”.