Nonostante la situazione sia di gran lunga migliorata rispetto ai mesi precedenti, e malgrado il timido rialzo dei casi di positività, l’attenzione rispetto alla diffusione del virus SARS-CoV-2 resta alta e tutti gli organismi, dallo Stato alla Chiesa, continuano a dispensare consigli utili ai cittadini. A questo proposito, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha inviato a tutti i vescovi italiani una comunicazione contenente tutte le misure di prevenzione della pandemia, benché la normativa di prevenzione dalla pandemia da Covid-19 non sia stata oggetto di interventi recenti del Governo. Ai vescovi, inoltre, a seconda della situazione epidemiologica del territorio di pertinenza, è lasciata la piena libertà di adottare provvedimenti e indicazioni più particolari.
“È importante – si legge nella lettera – ricordare che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo; si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina; è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto; è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere; è possibile svolgere le processioni offertoriali; non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni; si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace; si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione; nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti”.
Tra i banchi del governo poi, nel segno di una piena discontinuità rispetto all’esecutivo precedente, sono state approvate nuove disposizioni. A poco più di una settimana dal suo insediamento il Governo Meloni ha introdotto le prime novità nell’ottica del graduale smantellamento delle misure introdotte per fronteggiare l’emergenza. Con il decreto legge 31 ottobre 2022 n. 162 è stato cancellato l’obbligo di vaccinazione e relativa eventuale sospensione senza retribuzione prevista in caso di inottemperanza, per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, precedentemente stabilita fino al 31 dicembre 2022 ad opera dell’art. 4 D.L. 44/2021. Sempre in ambito sanitario, fino al prossimo 31 dicembre 2022 il perdurante obbligo di possesso di Green Pass quale condizione per l’accesso dei visitatori alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio sanitarie e hospice. Come stabilito ex artt. 1-bis e 1-ter del D.L. 44/2021, il Green pass dovrà essere di tipo “rafforzato”, rilasciato a seguito della dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario o, in alternativa, a seguito del ciclo vaccinale primario o di avvenuta guarigione, unitamente all’effettuazione di un tampone antigenico o molecolare risultato negativo.