Sempre meglio aspettare l’autunno. L’estate è la stagione del relax, del riposo e dell’agenda più snella dagli impegni, anche da quelli con la chirurgia estetica. È questo il monito che arriva dagli esperti del settore medico e delle cure che sconsigliano nel modo più assoluto il ricorso alla chirurgia plastica nei mesi più caldi dell’anno. A seguito di un intervento, a seconda dei casi, i tempi di recupero possono essere più o meno lungi. Si pensi, ad esempio, a una liposuzione che necessita di un mese per la ripresa ma anche dell’utilizzo di una guaina contenitiva da indossa; una volta eliminato questo supporto occorre prestare attenzione ad eventuali cicatrici e di ematomi. In questo modo il paziente sacrificherebbe quasi l’intera estate per poter tutelare sé stesso proteggendo il corpo, con particolare riferimento all’area interessata dal “ritocchino”.
Sarebbe dunque preferibile recarsi dal chirurgo prima di mettersi sotto l’ombrellone, a inizio stagione, perché con le calde temperature di giugno, luglio e agosto, il decorso post-operatorio può essere più fastidioso. Tuttavia, secondo alcuni chirurghi professionisti, ci sono alcune operazioni che potrebbero essere programmate nell’arco di questi mesi: si tratta degli interventi estetici alle orecchie (otoplastica); della chirurgia plastica del naso (rinoplastica); della chirurgia estetica del seno (mastoplastica); oppure di iniezioni di filler e botulino.
Stagionalità a parte, stando ai dati diffusi dall’Osservatorio Aicpe (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica) nel corso di questi ultimi anni il ricorso alla chirurgia estetica è cresciuto del 7,8%. Nello specifico, l’uso del botulino ha subito un incremento del 15% mentre l’uso dell’acido ialuronico del 21 %. Inoltre, secondo i numeri ufficiali rilasciati dal Codacons la richiesta di chirurgia plastica è aumentata del 30% con 272 mila infiltrazioni di botox e 252 mila di filler. “L’80% delle richieste riguarda interventi non invasivi, che possono essere eseguiti anche da dentisti, odontoiatri, dermatologi e medici di base, mentre il 20% è costituito da interventi chirurgici veri e propri, come Mastoplastica Additiva, Rinoplastica e Liposuzione”, riferisce l’associazione. All’apice della classifica dei trattamenti più gettonati infatti ci sono i già citati botox e filler ma anche trattamenti laser, peeling e di biorivitalizzazione.
Sono circa 5 milioni gli italiani che vogliono migliorare il loro aspetto fisico. Di questi circa il 70% è rappresentato dalle donne, mentre il 30% dagli uomini. Così come l’altra cifra rilevante riguarda la fascia d’età dei soggetti: ben 4 pazienti su 10, corrispondente ad una percentuale del 40 % del totale, hanno meno di 30 anni.