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Fake news e salute: a Bologna si chiude il Festival della scienza medica

In un mondo sempre più dominato dai mezzi di comunicazione diffondere la consapevolezza degli effetti positivi sulla salute prodotti dalle corrette informazioni sugli sviluppi della scienza medica è l’antidoto più efficace contro la diffidenza e lo scetticismo talora indotti dall’enfatizzazione di disfunzioni e carenze dei servizi sanitari. È questa la premessa da cui ha preso avvio la decima edizione del Festival della scienza medica tenuto dal 24 al 26 novembre a Bologna, negli spazi del complesso universitario di Santa Lucia.

Nel programmare questa edizione del Festival, informano gli organizzatori, si è tenuto conto della difficoltà di rendere comprensibile a un’ampia platea di destinatari la crescente complessità dei processi che portano al progresso della scienza medica. Tali processi sono innescati quasi sempre dai risultati della ricerca di base per arrivare alla produzione industriale dei prodotti finali (farmaci, dispositivi, strumentazioni, protesi) utilizzati nelle procedure diagnostiche e nei trattamenti clinici.

La tre giorni domenica 24 novembre è stata introdotta, oltre che inaugurata,  dal Presidente del Festival della Scienza Medica Fabio Roversi-Monaco, il Rettore Giovanni Molari, la Presidente della Fondazione Carisbo Patrizia Pasini, il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Le Letture Magistrali di due scienziati, Paul M. Nurse e Michael Rosbash, ai quali sono stati conferiti rispettivamente il Premio Nobel per la Medicina nel 2001 e nel 2017, hanno inoltre documentato l’interdipendenza dei processi che dalla ricerca di laboratorio portano ad innovare sia le metodiche diagnostiche e terapeutiche sia le strategie di prevenzione primaria e secondaria di specifiche patologie.

La tre giorni domenica 24 novembre è stata introdotta, oltre che inaugurata, dal Presidente del Festival della Scienza Medica Fabio Roversi-Monaco, il Rettore Giovanni Molari, la Presidente della Fondazione Carisbo Patrizia Pasini, il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Nel corso dei diversi appuntamenti in programma sono stati affrontati, così come suggerito dalla premessa iniziale temi cruciali, diventati ancora più attuali a seguito della pandemia da Covid-19: dalla diffusione delle corrette informazioni nelle interazioni tra medici e pazienti al ruolo della comunicazione; dal rapporto tra ambiente, clima e salute a quello tra salute e alimentazione; fino ad approdare all’impiego dell’Intelligenza Artificiale nel campo medico.

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