Questo sito Web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Fine del Lockdown: l’Italia tra i primi paesi europei che riapre in sicurezza
Il premier Conte “il trend dei nuovi casi diagnosticati è in costante diminuzione in tutte le regioni, ma attenzione a non abbandonare le misure di precauzione”
“Da oggi 3 giugno apriamo i nostri confini regionali, ciò significa che ci possiamo spostare tra regione e regione senza più l’autocertificazione. È una decisione che abbiamo preso in piena consapevolezza perché i dati della curva epidemiologica ci dimostrano che il sistema di controllo che abbiamo adottato sta funzionando”. Le parole di apertura del presidente del Consiglio Giuseppe Conte della conferenza stampa svoltasi a Palazzo Chigi proprio nel giorno della riapertura dei confini regionali dopo il lockdown causato dalla pandemia da Covid-19. A distanza di circa un mese dall’apertura dell’intera filiera manifattura avvenuta il 4 maggio, il premier sottolinea che a fronte di un costante monitoraggio “i numeri sono incoraggianti, non sono state segnalate situazioni critiche ne sovraccarico delle strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale, il trend dei nuovi casi diagnosticati è in costante diminuzione in tutte le regioni. Questo ci conforta e dimostra che la strategia adottata è stata ed è quella giusta e ci da fiducia in vista delle decisioni che saremo chiamati ad adottare nelle prossime settimane”. Dal 18 maggio, data che ha decretato il via libera agli spostamenti all’interno della propria regione senza l’obbligo dell’autocertificazione e “con l’emozione per la socialità ritrovata – ha aggiunto Conte – ci meritiamo il sorriso, l’allegria dopo settimane di duri sacrifici. È bene ricordare che se ci ritroviamo in questa condizione, se siamo tra i primi Paesi europei che può permettersi di riavviare le attività economiche e sociali in condizioni di sicurezza, è perché abbiamo accettato tutti di compiere dei sacrifici e modificare le nostre radicate abitudini di vita”. Un traguardo quello raggiunto che non deve essere minato dall’illusione che il virus è scomparso. Il premier infatti invita tutta la popolazione a non abbassare la guardia “facciamo attenzione – afferma – le uniche misure efficaci per contrastare la diffusione del virus sono il distanziamento fisico e l’utilizzo, ove necessario, delle mascherine di protezione. Abbandonare il rispetto di queste precauzioni, oggi è una grave leggerezza. Il virus non è scomparso come dimostrato anche dai dati dei contagi che pur in calo continuano a essere registrati ogni giorno”.
Piano piano si riparte in sicurezza. Sono stati chiusi reparti Covid in diverse strutture ospedaliere del Paese e dalla mezzanotte del 2 giugno l’Italia si è rimessa in movimento, si è tornati a viaggiare, seppur lentamente e con prudenza, su treni, aerei e autostrade dopo quasi 90 giorni di lockdown. Nonostante il ritorno ad una normalità dimenticata, restano comunque delle regole da rispettare come indossare la mascherina in luoghi pubblici e l’obbligo di sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea:chi ha una temperatura corporea uguale o maggiore di 37,5 gradi deve restare a casa.
Di seguito il link della video conferenza https://youtu.be/MOojBn46tIU