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Flessibile e vegetariano: anche in Italia arriva la dieta flexitariana

Che cos’è la dieta flexitariana? Quali sono i principi base? Che cosa si può mangiare e quali alimenti occorre eliminare? Sono queste alcune delle domande che scaturiscono dalla lettura del libro “Proteine nella dieta mediterranea” edito da Gribaudo. Questa recente pubblicazione ripropone al grande pubblico le principali evidenze scientifiche che rendono questo stile alimentare un modello con un impatto positivo in termini di benessere e longevità, in linea con la missione di Fondazione Istituto Danone che da decenni promuove la cultura dell’alimentazione legata alla salute.

Per dieta flexitariana si intende un regime alimentare flessibile di ispirazione vegetariana che, pur preferendo il consumo di alimenti vegetali, non esclude carne e pesce, invitandoli però a consumarli con moderazione. Alla base di tutto dunque ci sono due concetti: quello della flessibilità e quello della versatilità. Si tratta infatti di una dieta adatta e accessibile a tutti, da chi pratica attività sportiva a chi ha una vita prevalentemente sedentaria. Questo libro raccoglie gli studi di qualificati esperti, ognuno dei quali analizza e spiega, con un taglio scientifico e divulgativo, i principi base della dieta flexitariana. Oltre a un capitolo incentrato sui benefici di questa dieta sul nostro corpo per prevenire disturbi e patologie, il libro contiene una parte dedicata all’importanza della tecnologia alimentare nel passaggio tra la dieta mediterranea (tradizionale) a quella flexitariana e un articolato capitolo finale con un menùsettimanale di ricette.

Il concetto, come del resto spesso avviene, ha mosso i primi passi dall’America. Si deve infatti ad alcune star come Gwyneth Paltrow, Paul Mc Cartney e Meghan Markle la diffusione di questa nuova visione alimentare. Le celebrity hanno affermato di aver dato uno scossone alla propria vita privilegiando il consumo di frutta e verdura (all’80%) e controllando i consumi di carne e di pesce che devono essere di massima qualità, sostenibili e a chilometro zero. Ma ci sono benefici reali? Quando una dieta non è così severa e drastica garantisce risultati positivi, non solo all’organismo ma anche all’ambiente. Secondo quanto precisato dalla sua ideatrice, la Blatner, chi la segue pesa il 15% in meno di chi non la sceglie e “carica” sulla carne, e vive in media tre anni in più rispetto alla controparte che opta per un regime alimentare ipercalorico con eccesso di alimenti raffinati.

Il libro, a cura del giornalista scientifico Federico Mereta, con la supervisione di un team di esperti, come il professore Lorenzo Morelli, la dottoressa Elisabetta Bernardi, il professore Andrea Ghiselli, di recente scomparso, il professore Maurizio Muscaritoli, il dottore Michele Sculati e l’ingegnera Assunta Filareto, traduce in modo semplice il volume “Transizione Proteica” pubblicato da Fondazione Istituto Danone nella collana Items dedicata agli specialisti presentato a marzo 2023. La finalità è una sola: promuovere un’alleanza tra mondo scientifico e istituzioni per favorire la diffusione della dieta mediterranea.