I soccorritori lavorano senza sosta dal 13 gennaio scorso, giorno del tragico indigente avvenuto a Totatlán vicino Malaga dove un bambino di 2 anni Julen è caduto in un pozzo di soli 25 centimetri di diametro e lungo circa 110 metri.
Secondo le ultime news i responsabili delle operazioni di salvataggio riferiscono al quotidiano El Pais che saranno necessarie ancora almeno 24 ore per raggiungere il bambino.
La perforazione di un pozzo parallelo a quella naturale, cominciata sabato, è stata ritardata dalla natura rocciosa del terreno. Fino ad ora è stata raggiunta una profondità di 52 metri, rispetto ai 60 che sono necessari per poi scavare un tunnel per arrivare al punto dove si pensa che Julen si possa trovare. Al momento nessun contatto verbale con il piccolo ma l’unico elemento che ha confermato la sua presenza nel pozzo è stato il ritrovamento di tracce biologiche all’interno del pozzo, tra cui alcuni capelli che stando agli esami del DNA appartengono al bambino.
La triste storia spagnola che sta tenendo tutti con il fiato sospeso riporta alla mente il tragico incidente di Vermicino avvenuto 38 anni fa. Era il giugno del 1981 quando il piccolo Alfredino Rampi, di 6 anni, finì in un pozzo artesiano profondo 80 metri lungo via di Vermicino, una strada che collega Roma con Frascati. Si tentò per ore di raggiungere Alfredino, bloccato a 36 metri di profondita’, e riportarlo in superficie ma purtroppo non si riusci’ a salvarlo.
La Spagna e il mondo intero si è mobilitato per dare solidarietà ai genitori già provati dalla perdita di un altro figlio di 3 anni, Oliver, nel 2017 per un malore.
Mutua Mba, segue gli sviluppi delle operazioni di salvataggio nella speranza che si arrivi presto ad un lieto fine.
NICOLETTA MELE, 21 GENNAIO 2019 hidd