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Funzionamento dell’Osservatorio Nazionale Screening oncologici, Stato e Regioni fanno il punto

È stato adottato, a febbraio, attraverso l’Accordo Stato-Regioni, il documento ‘Assetto istituzionale e funzionamento dell’Osservatorio Nazionale Screening oncologici (ONS)’ che consentirà a questo organismo tecnico-scientifico di svolgere al meglio le sue funzioni, definendone in dettaglio compiti e funzioni, assetto organizzativo e composizione dei suoi organismi.

Istituito all’interno dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (ISPRO) l’Osservatorio nazionale screening (ONS) lavora a supporto del Ministero e delle Regioni e si occupa di molteplici attività relative ai programmi di screening e delle strutture di coordinamento degli stessi, istituite dalle Regioni e PA. A titolo di esempio cura la raccolta e l’elaborazione dei dati di monitoraggio dei programmi di screening, ai fini della valutazione e certificazione degli indicatori Lea e della predisposizione di documenti di indirizzo, svolge attività per il miglioramento continuo della qualità (site visit), attività di formazione degli operatori e di produzione di materiale informativo e di comunicazione, anche a supporto degli obiettivi dei Piani Nazionali della Prevenzione.

Il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 ha riaffermato il ruolo tecnico dell’ONS per il monitoraggio sull’andamento dei programmi di screening oncologici, la collaborazione con altre istituzioni e associazioni scientifiche nazionali e internazionali, l’attuazione di progetti pilota inerenti nuovi programmi per la prevenzione dei tumori e ha previsto, tra gli indicatori di monitoraggio la predisposizione di un ‘Accordo Stato Regioni che definisca il ruolo dell’ONS e le funzioni degli organismi che lo compongono (Comitato di indirizzo, Comitato tecnico-scientifico e la Struttura Operativa)’.

Grazie a prevenzione primaria e screening, il numero delle nuove diagnosi – pari nel 2024 a 390 mila (circa 214.000 tra gli uomini e 175.000 tra le donne) – è stabile rispetto agli anni 2023 e 2022. Diagnosi precoci e terapie sempre più personalizzate ed efficaci hanno assicurato un incremento della sopravvivenza successiva alla diagnosi, con un aumento di circa l’1,5% annuo nel corso dell’ultimo decennio. Sono questi i dati contenuti nella pubblicazione ‘I numeri del cancro in Italia 2024’curata da Associazione Italiana di Oncologia Medica – AIOM, Associazione Italiana Registri Tumori – AIRTUM, Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening – ONS, le sorveglianze dell’Istituto Superiore di Sanità, PASSI e Passi d’Argento e la Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica – SIAPeC-IAP.

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