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OGGI SI CELEBRA LA GIORNATA EUROPEA DELL’ OBESITA'. L’ALLARME DEGLI ESPERTI: È MALATTIA CRONICA

Secondo la Società Italiana dell’ Obesità, 22 milioni di italiani sono in sovrappeso e 6 milioni sono obesi, con un costo annuo di 22,8 miliardi di euro. Da molti è considerato un problema meramente estetico, ma è una vera e propria malattia, che può portare diabete, tumori e problemi cardiovascolari.

Riconoscere l’obesità come malattia cronica: questo è l’appello lanciato all’Europa da scienziati e politici, in occasione della Giornata europea dell’obesità, che si celebra il 21 maggio (#EOD2016). L’evento è stato presentato nel nostro Paese in una conferenza stampa al Senato, lo scorso 18 maggio.
La Giornata europea dell’obesità è un’importante occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica. La prima edizione si è svolta nel 2010 e si è rapidamente trasformata in un grande evento, con attività in molti paesi europei.
“L’obesità è potenzialmente mortale, riduce l’aspettativa di vita di 10 anni, è causa di disagio sociale e spesso, tra bambini e adolescenti, favorisce episodi di bullismo che più volte le cronache hanno riportato. Eppure, l’Italia e l’Europa fino ad oggi  hanno guardato altrove”, è l’allarme di Paolo Sbraccia, presidente della  Società italiana dell’obesità (Sio).
Infatti, anche se l’Oms considera l’obesità una malattia, il Portogallo è l’unico paese europeo a riconoscerlo. Purtroppo, molte volte, è considerata solo una questione estetica.
 

 
Proprio per questo la Società europea dell’obesità (Easo), insieme alle associazioni scientifiche nazionali, tra cui la Sio, e molti parlamentari europei appartenenti a tutti gli schieramenti politici, ha realizzato una ‘dichiarazione scritta’, invitando la Commissione europea e il Consiglio d’Europa “ad agire in vista di un riconoscimento armonizzato, a livello europeo, dell’obesità come malattia cronica”. L’obiettivo è garantire una migliore mobilitazione delle risorse per la prevenzione, la cura e l’assistenza.
Entro il 2013, secondo la Società italiana dell’obesità, più della metà dei cittadini europei sarà obesa e in molti Paesi il 90% delle persone sarà obeso o in sovrappeso. Per i promotori del documento, “il costo economico e sociale dell’obesità è pari a 70 miliardi di euro nell’Unione, tra costi sanitari e mancata  produttività, quasi 200 milioni di euro al giorno, che hanno un  impatto notevole e assolutamente sottovalutato sui sistemi sanitari”. “Per far sì che i Governi, incluso quello italiano, pongano il giusto rilievo a questo enorme problema di salute e sociale, è fondamentale che la maggioranza dei membri del Parlamento europeo aderisca a questa iniziativa firmando”, ha sottolineato Sbraccia, facendo un appello “a tutti i nostri  parlamentari europei, perché si impegnino e contribuiscano attivamente”.
L’obesità è aumentata in maniera drammatica negli ultimi 40 anni in tutto il mondo, come ha anche evidenziato uno studio realizzato dall’Imperial College London e pubblicato recentemente su “The Lancet”. Nel 1975 il numero di obesi in tutto il mondo era circa 105 milioni: oggi sono 640 milioni. In Italia, secondo la Società Italiana dell’Obesità, ci sono 22 milioni di italiani sovrappeso e 6 milioni di obesi, con un costo annuo di 22,8 miliardi di euro, dei quali il 64% in ospedalizzazioni. I dati ISTAT più recenti, del 2013, documentano fra il 2001 e il 2010 una crescita di circa 2 milioni del numero di persone in sovrappeso e di oltre 1 milione per le persone francamente obese. Il fenomeno è diffuso anche tra i più giovani: secondo il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità, a livello globale, il numero di bambini obesi o in sovrappeso, con meno di 5 anni di età, è passato da 31 milioni nel 1990 a 41 milioni nel 2014, con un aumento della prevalenza dal 4,8% al 6,1%.
L’obesità può comportare problemi di salute molto gravi, come il diabete di tipo 2 – nelle persone obese il rischio di svilupparlo è 10 volte più alto – disturbi cardiovascolari, o tumori. “Le neoplasie più influenzate da quello che mangiamo e dai chili di troppo sono al colon retto, mammella, pancreas, fegato, ovaio, rene, esofago, cervice e utero”, ha sottolineato Michele Carruba direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università di Milano in occasione del convegno nazionale Spazio e nutrizione, svoltosi a Milano lo scorso 7 maggio. “Il nostro Paese è una delle patrie della dieta mediterranea eppure abbiamo il primato europeo di sovrappeso infantile. Il 12% dei bambini italiani è addirittura obeso. Se vogliamo invertire questa tendenza dobbiamo promuovere maggiormente la cultura della giusta alimentazione tra tutta la popolazione”.
Ma perché l’obesità è sempre più diffusa? Colpa soprattutto di stili di vita poco salutari: una dieta scorretta e molta sedentarietà. Per Mutua MBA, società di mutuo soccorso leader nel settore della sanità integrativa, la salute è il nostro bene più prezioso. La prevenzione comincia da noi, abbiamo sempre la possibilità di scegliere il nostro stile di vita e regalarci salute, seguendo una dieta corretta, evitando il junk food, il fumo, l’alcool, e facendo regolarmente attività fisica.
 
 
 

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