Ogni anno in Italia oltre 1000 persone contraggono la meningite e circa una persona ogni due viene colpita da meningite meningococcica. Mercoledì 24 aprile si celebra la “Giornata mondiale contro la meningite”, infiammazione delle membrane che rivestono il cervello (le meningi) a eziologia prevalentemente infettiva. In vista di questa importante ricorrenza le aziende ospedaliere e universitarie d’Italia impegnate nella lotta a questa patologia propongono una serie di iniziative di sensibilizzazione, informazione e di prevenzione. La meningite può derivare da un’infezione, da altre patologie o essere la conseguenza di una reazione a farmaci. La gravità e l’acutezza dei sintomi sono variabili. I sintomi più comuni sono cefalea, febbre e rigidità nucale.
Gli ultimi dati disponibili relativi ai risultati della sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia sono descritti nel rapporto ISS “Sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia. Dati 2020-2022” che commenta i dati relativi al periodo 2020-2022. Così come riporta il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, a partire dal 2020 e per tutto il 2021 si è registrata una riduzione nel numero medio annuale di segnalazioni di casi di malattia invasiva da meningococco, pneumococco ed emofilo rispetto agli scorsi anni, conseguente alle misure di prevenzione, tra cui il distanziamento fisico, e al sovraccarico delle strutture sanitarie determinate dalla pandemia di COVID-19. Rispetto al biennio 2020-2021, nel 2022 si è osservato un incremento nel numero di segnalazioni di casi di malattia invasiva da emofilo, da pneumococco e, in misura inferiore, da meningococco. Nel complesso, per i tre i patogeni si è osservato un tipico andamento stagionale, con un maggiore numero di casi segnalato durante il periodo invernale.
Nel 2020, l’incidenza in Italia dei casi di malattia invasiva determinati dai tre patogeni è stata pari a 0,12 casi/100.000 abitanti per meningococco, 0,84 per pneumococco e 0,13 per emofilo. Nel 2021 le incidenze sono scese a 0,04 per meningococco, 0,83 per pneumococco e 0,11 per emofilo; nel 2022 tali valori sono saliti a 0,1, 1,74 e 0,32, rispettivamente.
Nel 2022 sono stati segnalati 57 casi di malattia invasiva da meningococco, nel 2021 e 2020 ne sono stati segnalati 25 e 74, rispettivamente. Nel periodo di riferimento, l’incidenza delle malattie invasive da meningococco in Italia è stata di 0,12 casi/100.000 abitanti nel 2020 e 0,04 nel 2021, nel 2022 il valore è risalito a 0,1 casi/100.000 abitanti. Nel 2022 l’incidenza (x 100.000 abitanti) della malattia invasiva da meningococco è risultata maggiore nei bambini <1 anno (2,5) e, a seguire, nella fascia degli adolescenti/giovani adulti di 15-24 anni (0,22) e in quella 10-14 anni (0,21). La fascia 1-4 anni, che nel 2020 e negli anni precedenti era la seconda fascia più colpita, ha mostrato nel 2021 e nel 2022 una discesa progressiva nella scala delle incidenze relative. Questo fenomeno può essere valutato in considerazione dell’ attuazione del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, rimasto in vigore fino al 2022, che prevede il completamento della vaccinazione anti-meningococco B al 13° mese di vita, la vaccinazione anti-meningococco C tra il 13° e il 15° mese di vita e la vaccinazione antimeningococco ACWY tra il 12° e il 18° anno di età.