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Giornata mondiale contro l’Aids. L’importanza dello screening HIV
La giornata mondiale contro l’Aids, che annualmente si celebra il 1° dicembre, è dedicata ad accrescere la conoscenza dell’epidemia mondiale di Aids, dovuta alla diffusione del Virus Hiv. Ed è per questa ragione che in questa occasione tutte le Ausl locali propongono lo screening in ambito Hiv, strumento di grande importanza per il servizio sanitario sia da un punto di vista pre-diagnostico, in quanto riduce le conseguenze sfavorevoli della diagnosi tardiva, sia sul fronte epidemiologico, in quanto consentendo la corretta presa in carico della persona e la conseguente riduzione della trasmissione del virus, è da considerare a tutti gli effetti un intervento di salute pubblica.
I dati sulle nuove diagnosi di infezione da HIV e dei casi di AIDS in Italia al 31 dicembre 2022 sono pubblicati sul Notiziario Istisan volume 36, n. 11 – novembre 2023, redatto dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), con il contributo di alcuni componenti del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute e i referenti della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. Nel 2022 sono 1.888 le nuove diagnosi di infezione da HIV pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti.
L’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi HIV è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più significativa dal 2018 al 2020 e un leggero incremento negli ultimi due anni post pandemia. L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi HIV, nel 2022 si colloca al di sotto della media stimata dei Paesi dell’Europa occidentale e dell’Unione Europea (5,1 casi per 100.000 residenti in entrambe le aree). Nel 2022, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi HIV si riscontra nella fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 si riscontrava nella fascia di età 25-29 anni.
Sempre nel 2022, le incidenze più alte sono state registrate in Lazio, Toscana, Abruzzo e Campania. Come emerge dal Notiziario Istisan 2023, le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2022 sono nel 78,7% dei casi maschi. L’età mediana era di 43 anni per i maschi e 41 per le femmine. L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 30-39 anni (7,3 nuovi casi ogni 100.000 residenti di età 30-39 anni) e 25-29 (6,5 nuovi casi ogni 100.000 residenti di età 25-29 anni); in queste fasce di età l’incidenza nei maschi è 3-4 volte superiore a quella delle femmine. Nel 2022, la maggior parte delle nuove diagnosi di infezione da HIV era attribuibile a rapporti sessuali, che costituivano l’83,9% di tutte le segnalazioni; in particolare, i maschi che fanno sesso con maschi (MSM) costituiscono il 40,9%, gli eterosessuali maschi il 25,1% e le eterosessuali femmine il 17,9%. Il numero di nuove diagnosi di infezione da HIV in stranieri è in diminuzione dal 2016 al 2020 con un lieve aumento negli ultimi due anni post-COVID-19.