Quest’anno la Giornata mondiale della Salute Mentale è dedicata alle problematiche psichiche che si riscontrano in ambito lavorativo.
Oggi si celebra la giornata mondiale della Salute Mentale.
I problemi mentali sono più diffusi di quanto si pensi: in tutto il mondo sono 300 milioni le persone colpite dalla depressione, che è la prima causa di disabilità, mentre l’ansia riguarda 260 milioni di individui. La situazione lavorativa è certo uno dei primi fattori che influenza la salute mentale di una persona. Le aziende che hanno a cuore la salute mentale dei dipendenti e che li sostengono in caso di problemi ne possono guadagnare anche e sicuramente in produttività. Un ambiente di lavoro negativo, invece, può portare a problemi fisici e mentali seri, all’abuso di alcol e droghe, all’assenteismo, con una conseguente perdita di produttività.
Quest’anno la Giornata mondiale della Salute Mentale è dedicata proprio alle problematiche psichiche che si riscontrano in ambito lavorativo: sono tanti, infatti, le persone che ogni giorno si recano al lavoro carichi di psicofarmaci o gravati da malattie e dipendenze, a volte anche nascoste. Lo stress da lavoro poi colpisce 6 milioni di italiani, un lavoratore su cinque. Le malattie mentali sono ancora bersaglio di pregiudizi, se ne sa poco, e i datori di lavoro per la maggior parte prestano ben poca cura alla salute mentale dei dipendenti. Ed è il lavoratore stesso che molte volte ha paura di affrontare l’argomento. E la conseguenza è un peggioramento della qualità di vita, e della qualità delle relazioni con i famigliari e con i colleghi.
Per promuovere la salute mentale sul lavoro, l’Oms ha promosso un piano globale sulla salute dei lavoratori (2008-2017), a cui si affianca il piano d’azione per la salute mentale (2013-2020). La serie “Protezione dei lavoratori”, redatta sempre dall’Oms, dà informazioni su temi comuni come la molestia e lo stress che possono influenzare la salute dei lavoratori.
In Italia Onda, Osservatorio Nazionale per la Salute della Donna, in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria e la Società italiana di Neuropsicofarmacologia, promuove, da oggi e fino al 17 ottobre, servizi gratuiti per le donne in 100 presidi per promuovere la salute mentale: visite psichiatriche, colloqui psicologici, sportelli di ascolto, somministrazione di test, info point, conferenze e distribuzione di materiale informativo per ansia, depressione, disturbi dell’umore e del sonno, psicosi e disturbi del comportamento alimentare. Per conoscere tutti i servizi offerti, si può visitare il sito www.bollinirosa.it.
L’obiettivo è incentivare le donne che ne hanno bisogno a chiedere aiuto e a curarsi, superando paure e pregiudizi.
“L’(H)-Open Day sulla salute mentale, giunto alla sua quarta edizione, ha l’obbiettivo di migliorare l’accesso alle cure di disturbi psichici femminili più frequenti”, ha spiegato Francesca Merzagora, Presidente di Onda. “La depressione, ad esempio, è uno dei principali problemi che affliggono la popolazione femminile e che ancora oggi viene troppo spesso trascurato. Nel corso delle passate edizioni, grazie all’impegno degli ospedali del network Bollini Rosa che hanno aderito al progetto, è stato possibile attivare servizi gratuiti ed esami (solo nel 2016 sono stati oltre 800!) che hanno contribuito a migliorare l’accesso alle cure”.