La Giornata Mondiale per la prevenzione della diffusione di HIV-AIDS si celebra in tutto il mondo il 1 dicembre.
E’ stata la prima giornata mondiale della salute ed è diventata nel tempo un importante ricorrenza dedicata alla sensibilizzazione e all’educazione sessuale, volta a prevenire la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili.
Nel 2017, sono state riportate, entro il 31 maggio 2018, 3.443 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 5.7 nuovi casi per 100.000 residenti. L’incidenza italiana è simile all’incidenza media osservata tra le Nazioni dell’Unione Europea (5.8 nuovi casi per 100.000).
Le nuove diagnosi di Aids sono in lieve decremento. Il numero di decessi in persone con Aids rimane stabile (fonte Ministero della Salute).
In occasione della Giornata Mondiale per la prevenzione della diffusione di HIV-AIDS e Mutua Mba, società di mutuo soccorso leader in Italia sul panorama della Sanità Integrativa, anche quest’anno, come negli scorsi, vuole accendere i riflettori sulla prevenzione insistendo sulla sensibilizzazione perché il problema sta anche nella qualità dell’informazione.
Che cos’è’ l’HIV? Per molti questa sindrome da immunodeficienza, seppur scoperta da oltre 30 anni, è ancora sconosciuta e misteriosa. Questo è un altro elemento preoccupante evidenziato, qualche anno fa da un’indagine Swg commissionata dall’associazione di malati Nps Italia onlus, che ha coinvolto un campione di mille persone.
E’ emerso che solo il 50% delle persone ha saputo rispondere alla domanda su cosa sia la HIV. Tra i giovani tra 25 e 34 anni, potenzialmente i più interessati al contagio per via sessuale, solo il 57% ha risposto correttamente alla domanda su come si trasmetta il virus dell’HIV, il 37% considera il virus curabile, mentre le persone con più di 64 anni sono risultate più informate. Dopo la fase iniziale, detta infezione primaria o acuta, la malattia progredisce lentamente per molti anni, circa dieci in assenza di terapia antiretrovirale, dando origine a una malattia cronica progressiva.
Se non si ricorre a una terapia adeguata, l’esito è quasi certamente l’insorgenza di AIDS (Sindrome da immunodeficienza acquisita).
Per quanto riguarda la trasmissione verticale, ossia l’infezione trasmessa da madre sieropositiva a figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento al seno, in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione della diffusione di HIV-AIDS, il Gruppo Abele, Associazione Onlus nata a Torino nel 1965 e fondata da don Luigi Ciotti, ha organizzato un confronto tra gli studenti di alcuni licei torinesi che hanno seguito un percorso scolastico sul tema, e gli esperti degli Ospedali S. Anna e Regina Margherita di Torino. Il Gruppo Abele ha incontrato l’HIV pediatrico nel 1990 con Martina, una bambina non riconosciuta alla nascita dai suoi genitori. Nel tempo, insieme ai medici e alle assistenti sociali degli Ospedali S. Anna e Regina Margherita, ha rilevato la necessità di sostenere le donne sieropositive durante la gravidanza, consci che le terapie fatte correttamente abbattono il rischio di infezione.
Per questo nel 2000, è nato Mamma+, un progetto di assistenza domiciliare per le donne sieropositive in gravidanza e nel primo anno di vita del bambino. Dal 2000 Mamma+ ha seguito 125 gravidanze.
La Giornata Mondiale contro l’AIDS rappresenta un’importante occasione per promuovere prevenzione e assistenza ed informare l’opinione pubblica.