Si chiama Giovani cuori ed è un progetto nato dalla collaborazione tra la Cardiologia del Mauriziano (diretta dalla dottoressa Maria Rosa Conte) e l’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione “Lorenzo Greco “nata il 27 gennaio 2016, in memoria del giovane studente Lorenzo Greco dell’Istituto Agnelli di Torino che nel febbraio del 2014 morì all’età di 12 anni a causa di un arresto cardiaco in classe.
Obiettivo dell’iniziativa evidenziare eventuali alterazioni elettrocardiografiche tali da far ipotizzare la presenza di malattie eredo-famigliari cardiache potenzialmente responsabili di aritmie maligne e morte improvvisa. Nel corso degli ultimi due anni scolastici oltre 4900 studenti delle scuole medie superiori torinesi si sono sottoposti ad un elettrocardiogramma ed hanno assistito a lezioni conferenze relative alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Dalla lettura degli elettrocardiogrammi si sono rese necessarie visite cardiologiche e conseguenti ecocardiogrammi nell’1% dei ragazzi.
Per la rianimazione in movimento, in occasione della Giornata mondiale della Rianimazione che si è celebrata il 16 ottobre scorso, all’ospedale Maurizio di Torino è stata consegnata, da parte dell’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione “Lorenzo Greco” Onlus, un’apparecchiatura medicale Autopulse Zoll
Il sistema di rianimazione AutoPulse®, unico nel suo genere, fornisce una rianimazione cardiopolmonare (RCP) meccanica di alta qualità in caso di arresto cardiaco improvviso. Facile da usare a seguito di un breve corso di formazione, ed alimentato a batteria, consiste in una tavola tecnologica che comprime l’intero torace del paziente per migliorare l’afflusso di sangue al cuore ed al cervello, con effetto di massaggio cardiaco. Sarà collocato nella Unità di Terapia Intensiva Coronarica, ma a disposizione per ogni evenienza dei reparti, considerata la particolare utilità nelle percorrenze intra ed extraospedaliere, potendo continuare a praticare una RCP di alta qualità anche quando si è per le scale, in ascensore e mentre si eseguono esami specialistici come la coronarografia, evitando una eccessiva irradiazione per il soccorritore, che altrimenti dovrebbe eseguire la rianimazione sotto il cono di raggi X.
La donazione di questa preziosa e moderna apparecchiatura si inserisce nei diversi progetti della mission dell’Associazione a sostegno di quelle azioni che i professionisti sanitari possono mettere in atto per migliorare la prevenzione ed il trattamento delle malattie e delle emergenze cardiovascolari e rianimatorie.