Il Gombo o Okra è un frutto marrone- verde originario dell’Africa e appartiene alla stessa famiglia delle Malvacee.
Ha un sapore delicato e viene utilizzato in cucina per la realizzazione di diverse ricette, vista la consistenza simile a quella dei fagiolini, con un gusto che si avvicina ai carciofi ed agli asparagi e con una versatilità come quella delle melanzane.
Nella cucina italiana non si trova spesso, ma in quella indiana si, dato il tocco esotico che dà alle pietanze e l’utilità per legare le salse.
La radice invece è ricca di mucillagini ed usata come emolliente.
Vediamo ora le molteplici proprietà di questa pianta:
Il gombo o okra ha un basso contenuto calorico ma contiene vitamina in abbondanza fra cui vitamina A, B6, E, K e vitamina C, ma anche tiamina, acido folico, riboflavina e minerali quali zinco, calcio, sodio, ferro, potassio, oltre a fibra alimentare.
Questo ortaggio contiene il 90 % di acqua, l’1,2 % di zuccheri, il 2 % di proteine, solo lo 0,1 % di grassi e ben il 3,2 % di fibra alimentare.
Ottima per essere consumata in gravidanza grazie alla presenza di acido folico. Inoltre la presenza di mucillagini aiuta sia a regolare lo zucchero nel sangue che a proteggere lo stomaco. La fibra alimentare invece è l’ideale per mantenere in salute il tratto gastrointestinale e aiuta ad assorbire l’eccesso di colesterolo.
Ricca anche in acqua aiuta la stitichezza, oltre ad alleviare le irritazioni del tratto intestinale. Inoltre facilita la propagazione dei batteri buoni ovvero dei probiotici.
Riassumendo le proprietà del gombo sono:
• un aiuto per le difese immunitarie dell’organismo grazie alla presenza di vitamine e minerali.
• E’ un alleato del benessere di vista e ossa.
• E’ ricco di fibre ottime per l’intestino.
• E’ un rimedio naturale contro bruciori di stomaco e gonfiore intestinale.
• Sicuramente adatto in una dieta ipocalorica.
• Quando si consuma è anche un lassativo naturale.
• Molto utile in gravidanza per la presenza di acido folico.
• Riduce la quantità di zucchero nel sangue.
Se dopo averlo acquistato vogliamo provare una ricetta è necessario prima diminuirne la viscosità.
I metodi sono due e consistono nell’immergerlo nell’aceto o nel limone (in entrambi i casi bisogna diluire con l’acqua) per circa venti minuti.
Trascorso il tempo raccomandato è possibile procedere alla cottura, secondo la ricetta che avete scelto ricordando di non cucinare mai l’okra per intero perché il suo sapore potrebbe risentirne e la gelatina, rilasciata dalla pianta stessa, verrebbe a mancare.