Didattica in presenza con mascherina e certificazione verde obbligatoria per il personale scolastico, universitario e gli studenti universitari. Stop allo stipendio dopo 5 giorni di assenza
Oggi, 6 agosto è entrato in vigore l’obbligo di avere il green pass per accedere nei luoghi al chiuso, in quelli pubblici affollati e per fare visita ai propri cari in ospedale. Un altro tema che ha tenuto alta l’attenzione dell’opinione pubblica è stato quello della scuola. Ieri è stato approvato il nuovo decreto-legge con le nuove regole legate all’introduzione del certificato verde obbligatorio dal 1° settembre per il personale della scuola, a cominciare dai docenti. “Abbiamo approvato un nuovo decreto-legge che punta sullo strumento del green pass per gestire questa fase epidemica. I numeri davanti a noi sono incoraggianti con 70 milioni di dosi somministrate: in questa fase la scelta del governo è investire sul pass per evitare chiusure e tutelare libertà”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. “Ci impegniamo perché la scuola possa aprire in sicurezza in presenza da settembre e disponiamo il pass obbligatorio per tutto il personale scolastico, lo stesso per l’Università”. “Il provvedimento è stato approvato all’unanimità in Cdm: per me non è assolutamente la vittoria di una parte ma del paese”.
Il testo, di 10 articoli, che prevede l’obbligo del certificato verde sui mezzi (navi, treni e aerei) a lunga percorrenza, con capienza all’80% dei posti disponibili, parte dalla scuola. Per “assicurare il valore della scuola come comunità e tutelare la sfera sociale e psico-affettiva” nell’anno scolastico 2021-2022, l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria sarà svolta in presenza. La misura è derogabile esclusivamente in singole istituzioni scolastiche o in quelle presenti in specifiche aree territoriali e con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci, adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti. È fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, per i soggetti impegnati nelle attività sportive. Le linee guida possono derogare all’obbligo di mascherina se alle attività partecipano solo studenti vaccinati o guariti. È vietato accedere o permanere nei locali scolastici ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37,5°.Tutto il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari (che potranno essere sottoposti a controlli a campione) devono possedere il green pass. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso.
Si prevede inoltre una maggiore tutela legale per il personale scolastico e universitario a condizione che rispetti le norme del decreto e le misure stabilite dalle linee guida e dai protocolli. Le università possono derogare alle misure solo per le attività a cui partecipino solo studenti vaccinati o guariti. Il Commissario straordinario organizzerà e realizzerà un piano di screening della popolazione scolastica.
Il Green pass attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o l’esito di un tampone negativo nelle ultime 48 ore. Per quanto riguarda il costo dei tamponi è stato stabilito un protocollo di intesa predisposto dal Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo d’intesa con il ministro della Salute Roberto Speranza e i presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite. Tamponi rapidi in farmacia ad 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni e a 15 euro per tutti gli altri italiani. È quanto stabilito dall’accordo sul costo dei tamponi. “Al momento la norma è vigente fino alla fine di settembre e il governo si riserva di fare poi le sue valutazioni”, ha detto Speranza.
Tra gli esperti favorevoli al green pass nelle scuole il direttore Sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco “siamo di fronte a scenari pesanti che magari non si verificheranno ma che vanno previsti: la riapertura delle scuole e il peggioramento delle condizioni meteo potrebbero determinare un nuovo incremento dei casi, e strumenti come il Green pass aiutano ad evitarlo”.
C’è anche chi aveva proposto un “doppio binario, per la sicurezza di tutti”. Per il pediatra Italo Farnetani l’inizio del nuovo anno scolastico andrebbe gestito così: gli studenti over 12 con il Green pass, che attesta l’avvenuta vaccinazione anti-Covid, in presenza. I non vaccinati in Dad. “Il Green pass – ha detto il professore ordinario di pediatria della Libera Università Ludes di Malta – è una pratica ampiamente diffusa in tutto il mondo, soprattutto Europa e America del Nord. Nel caso attuale della pandemia non dovrebbe essere indispensabile solo per gli insegnanti, ma anche per gli alunni”. “Per preservare la sicurezza degli studenti e delle famiglie che hanno sottoposto i loro ragazzi a vaccinazione, e nello stesso tempo per rispettare la libertà ampiamente richiesta con le manifestazioni di piazza, propongo di permettere l’accesso alle lezioni in presenza solo a chi ha effettuato la vaccinazione e richiedo che le scuole si attrezzino per poter realizzare videoconferenze durante le ore di lezione, collegandosi con gli alunni non vaccinati che seguiranno le lezioni da casa – è la strategia illustrata dall’esperto – In questo modo si potrà garantire la continuità didattica, ma soprattutto la possibilità di stare a scuola in presenza a tutti coloro che avendo effettuato la vaccinazione sono protetti”. I docenti, ha puntualizzato il pediatra, “come operatori pubblici devono sottoporsi all’obbligo vaccinale, come avvenuto per i medici e gli operatori sanitari, altrimenti è giusta la proposta di destinarli ad altre mansioni. Per gli studenti il doppio binario va applicato agli over 12, per i quali c’è il vaccino approvato. Progressivamente, con l’abbassarsi della fascia in cui sarà possibile la vaccinazione, si dovrà allargare la regola del Green pass. Cominciamo ad applicare rigidamente il doppio binario solo agli over 12, che così avranno la possibilità di evitare attivamente la Dad. La vaccinazione e il pass – ha concluso – sono una grande opportunità e una notevole ipoteca positiva sull’anno scolastico per gli over 12 e consiglio di non buttarla via”.