Ad oltre un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, era febbraio 2022, i combattimenti per il controllo della regione di Donetsk non si placano: continuano gli scontri fra esercito ucraino e russo nei territori circostanti Bakhmut, nell’Ucraina orientale. In questo contesto logorante e di distruzione il Governo italiano, attraverso il Ministero della Salute, ha confermato il sostegno alla formazione degli operatori sanitari, e dell’industria di settore in Ucraina, e il supporto all’assistenza riabilitativa, sviluppo della telemedicina e dei servizi di salute mentale, cooperazione nella ricerca scientifica.
Sono stati questi i temi che nel mese di agosto l’hanno fatta da padrone nel corso dell’incontro bilaterale che si è svolto tra il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il Ministro della Salute ucraino, Viktor Liashko. “Abbiamo posto le basi per l’avvio di una cooperazione che possa aiutare l’Ucraina a ricostruire il proprio servizio sanitario – ha spiegato in quell’occasione il ministro Orazio Schillaci –l’Italia è all’avanguardia sui percorsi di assistenza e cura e mettiamo a disposizione le nostre buone pratiche anche in ambito di sicurezza delle cure e dei pazienti. Così come siamo disponibili a dare sostegno per sviluppare la diffusione della telemedicina e potenziare la formazione degli operatori sanitari ucraini anche con attività sul posto”.
La riunione, si legge sul sito del Ministero, ha fornito l’occasione per fare il punto sul progetto, coordinato dal Ministero della Salute italiano in collaborazione con i Centri Unbroken, Superhumans e Galychyna e altre strutture pubbliche nell’area di Leopoli, per la cura dei feriti di guerra militari e civili (secondo i dati analizzati dal New York Times sono quasi 300mila le vittime militari russe, compresi 120.000 morti e 170.000-180.000 feriti. Da parte ucraina, sono circa 70.000 i morti e 100-120mila i feriti). “La guerra ha compromesso l’accesso al servizio sanitario ucraino e con gravi conseguenze per l’assistenza e la cura dei malati e dei feriti di guerra. Con questa iniziativa diamo un aiuto concreto, attraverso nostri centri di eccellenza, ai medici e alle strutture riabilitative ucraine per potenziare l’assistenza protesica e la cura dei feriti” fa sapere Schillaci.
Sempre nel mese di agosto una delegazione italiana, insieme alla Croce rossa e all’Inail, è stata in Ucraina dove ha incontrato dirigenti e operatori sanitari del servizio sanitario ucraino e visitato i centri ospedalieri e di assistenza protesica per definire le modalità operative del progetto.