Sarà presentata oggi, venerdì 25 ottobre, presso la sede Rai di Viale Mazzini, la campagna AIRC “I Giorni della Ricerca” che prenderà il via il 3 novembre e durerà fino al 10 novembre. Tra gli altri, saranno presenti l’Amministratore Delegato della RAI, Fabrizio Salini, il conduttore nonché ambasciatore AIRC, Carlo Conti e la ricercatrice Lucia Del Mastro, che ha messo a punto un protocollo specifico per la preservazione della fertilità delle giovani donne colpite da tumore.
L’evento prevede un ricco programma di appuntamenti per informare il pubblico sui più recenti progressi della ricerca oncologica e raccogliere nuove risorse da destinare al lavoro dei ricercatori. Un percorso lungo otto giorni che coinvolgerà le trasmissioni televisive e radiofoniche della RAI, gli studenti delle scuole superiori, gli stadi di calcio della Serie A e migliaia di piazze dove i volontari AIRC distribuiranno, sabato 9 novembre, I Cioccolatini della Ricerca. Volto centrale della campagna che promuove l’appuntamento di piazza è Chiara, volontaria marchigiana che simboleggia idealmente l’impegno delle 20mila persone che, nel corso dell’anno, scendono in campo al fianco di AIRC. Accanto a lei Valentina e Leonardo, in rappresentanza dei tanti pazienti che hanno superato il cancro e che con le loro storie possono testimoniare i progressi raggiunti dalla ricerca grazie al lavoro di scienziati come Alessia Ciarrocchi e Nicola Baldini.
Il cancro resta una priorità a livello mondiale: solo nel nostro Paese nell’ultimo anno sono stati diagnosticati oltre 373.000 nuovi casi, più di 1000 al giorno. Per incidere su questi numeri i ricercatori italiani stanno lavorando senza sosta, grazie al contributo fondamentale di AIRC, per arrivare a diagnosi sempre più precoci e trattamenti più efficaci e mirati. L’Italia si conferma un’eccellenza internazionale nell’ambito della ricerca oncologica: la sopravvivenza a cinque anni è infatti aumentata, sia per gli uomini (54% vs 51%) che per le donne (63% vs 60%), rispetto al quinquennio precedente. Nel nostro Paese, attualmente, ci sono oltre 3,3 milioni di persone che hanno superato una diagnosi di cancro e in molti casi hanno un’aspettativa di vita paragonabile a quella di chi non si è mai ammalato (fonte: I numeri del cancro in Italia, 2018 a cura di AIRTUM, AIOM e Passi).
“’Curare ogni paziente, imparare da ogni paziente’ è ciò che meglio sintetizza il profondo cambiamento che sta attraversando l’oncologia clinica, dove assistiamo al tramonto del modello terapeutico che affronta il tumore di un organo specifico nello stesso modo per tutti i malati – spiega Federico Caligaris Cappio, Direttore Scientifico Fondazione AIRC. Oggi è fondamentale identificare le terapie con cui curare i pazienti in modo sempre più preciso ed è altrettanto importante raccogliere le risposte dei pazienti stessi, in modo da migliorare continuamente sia le sperimentazioni cliniche, sia l’efficacia delle cure. La medicina di precisione riduce la distanza tra laboratorio e corsia, aprendo un dialogo costante tra ricercatori e medici, tra le competenze della ricerca di base e quelle della clinica, tra la biologia molecolare dei tumori e gli effetti dei farmaci sulle persone in cura. Un cambiamento fondamentale per poter curare nel miglior modo possibile ogni paziente”.
La sfida dei ricercatori è confortata dai risultati raggiunti in molti ambiti, grazie a diagnosi sempre più precoci e ai progressi nei campi della chirurgia, della radioterapia e dell’immunoterapia, ma sappiamo che è necessario continuare a investire nel lavoro degli scienziati per riuscire a trovare le giuste risposte per curare tutti i tumori. Per questo sabato 9 novembre, i volontari della Fondazione saranno presenti in oltre 1.000 piazze per distribuire I Cioccolatini della Ricerca e raccogliere nuove risorse da destinare ai circa 5 mila ricercatori che lavorano in progetti sostenuti da AIRC. A fronte di una donazione minima di 10 euro sarà possibile ricevere una confezione con 200 grammi di cioccolato fondente, alimento che assunto in modica quantità può portare benefici, come spiega Antonio Moschetta, scienziato AIRC dell’Università di Bari: “Uno studio condotto da un gruppo di ricerca italiano, su una popolazione di quasi 11mila soggetti, ha dimostrato che il consumo di circa 20 grammi di cioccolato fondente ogni due giorni è in grado di ridurre i livelli di infiammazione circolante. Dato di grande rilevanza se si considera la relazione tra infiammazione e cancro. Un moderato consumo di cioccolato fondente a basso contenuto di zuccheri potrebbe quindi rappresentare un’ulteriore possibilità per ridurre il ruolo dell’infiammazione sistemica nell’aggressività e nella crescita dei tumori”. Insieme alla scatola di cioccolatini verrà distribuita anche la speciale Guida con preziose informazioni su prevenzione, diagnosi e cura del cancro.