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I militari dell’Esercito Italiano donano il loro sangue all’Ospedale Bambino Gesù
La carenza di sangue che affligge gli ospedali italiani non conosce vacanza. Lo sanno bene i militari dell’Esercito, che il territorio lo vivono quotidianamente raccogliendone le peculiarità e le mancanze. In questi mesi estivi in cui le città si sono svuotate, gli uomini e le donne dell’EI sono scesi in campo per sopperire a questa mancanza, donando il proprio sangue.
È quanto è avvenuto ad esempio a Roma, dove una visita speciale ha interessato anche i piccoli pazienti dell’Ospedale Bambino Gesù. Una visita in alta uniforme che ha visto protagonisti alcuni militari dell’8° Reggimento Alpini – attualmente impiegati nell’Operazione Strade Sicure per il Raggruppamento Lazio e Abruzzo – che si sono presentati al nosocomio pediatrico per effettuare una donazione di sangue.
L’attività di donazione era stata pianificata già tempo fa, grazie alla sensibilità del personale dell’Esercito nei confronti di questa tematica. Il tutto si è svolto grazie al tramite di un sottufficiale del reparto alpino – già consigliere dell’Associazione friulana donatori di sangue “Julia” – che ha contattato il personale del Bambino Gesù, comunicando la buona intenzione dei militari. Dall’Ospedale è stata subito palesata l’immediata esigenza di sangue a cui ha risposto una quindicina di militari. Come comunicano dal Bambino Gesù però, non si esclude che altre iniziative – magari in scala maggiore – vengano riproposte nei prossimi mesi di Operazione sul territorio romano.
Gli uomini e le donne dell’Esercito italiano non sono tuttavia nuovi a queste manifestazioni di solidarietà. Solo un anno fa infatti i militari del settimo Reggimento Trasmissioni hanno donato il sangue a una emoteca mobile allestita nelle stanze della caserma “Slataper” dall’Avis di Udine. L’importate iniziativa benefica, coordinata dalla Sezione Avis di Sacile, viene citata essendo una vera e propria tradizione che fa parte del calendario del settimo reggimento Trasmissioni. La raccolta dello scorso anno ha visto la partecipazione di circa 20 militari, che con il loro gesto di solidarietà hanno contribuito a salvaguardare la salute dei concittadini aiutando quanti sono bisognosi di cure e dimostrando la sensibilità e l’altruismo del personale dell’Esercito. Al termine della giornata sono stati raccolti circa 10 litri di sangue ed emoderivati; l’obiettivo congiunto è quello di raggiungere il traguardo di 150 sacche di sangue raccolte in un anno.
Per approfondire. I militari dell’ottavo reggimento Alpini sono impiegati presso il Raggruppamento Strade Sicure Lazio-Abruzzo, unità di formazione composta da circa 2000 militari provenienti da oltre 40 reparti diversi dell’Esercito Italiano, sotto il comando del Gen. B. Alberto Vezzoli (già comandante della Brigata Alpina “Julia”), con compiti di presidio e sorveglianza del territorio in concorso al personale delle Forze dell’Ordine in diversi siti della città metropolitana di Roma, della provincia di Rieti e L’Aquila.