In vista della Pasqua le nostre case saranno invase dalle immancabili uova di cioccolato e per deliziare il palato ci faremo sicuramente tentare da questo alimento gustoso che rappresenta un must non solo per i piccoli ma anche per i grandi.
Quindi, care signore, per qualche giorno archiviate le diete e lasciatevi sedurre da un bel pezzo di cioccolato. Mutua Basis Assistance, Società di Mutuo Soccorso che ha come obiettivo quello di tutelare, a 360 gradi, il benessere psicofisico dei suoi associati, in questo articolo, vuole fare chiarezza su quali possono essere i benefici e le controindicazioni per la nostra salute del cioccolato.
Sono due le scuole di pensiero: c’è chi afferma che, un determinato quantitativo di consumo di cioccolato, aiuta a rafforzare il cuore perché diminuisce il colesterolo nel sangue e la pressione arteriosa, aiuta a migliorare la circolazione sanguigna perché possiede delle proprietà anticoagulanti utili per questo obiettivo, è un alimento che ci fa sentire sazi e quindi faciliterebbe la vita di chi è a dieta, inoltre, ma ancora non ci sono conferme, sembra che possa aiutare a contrastare il diabete in quanto diminuisce l’insulino-resistenza. Si sostiene che il cioccolato possa anche fare bene alla pelle perché è ricco di flavonoidi antiossidanti che hanno la capacità di proteggere la pelle dai raggi solari. È l’alimento che, più di ogni altro, dona sollievo al morale quando si è tristi e depressi e, secondo alcuni scienziati, l’aumento del flusso sanguigno, dovuto al consumo di cioccolato, ci renderebbe più intelligenti. Ancora, è un valido aiuto per le donne in stato interessante e aiuta a ridurre la tosse.
Insomma non sono pochi i benefici. Ma a sfatare questi miti ci ha pensato una ricerca, condotta circa un anno fa dalla Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, pubblicata su Jama Internal Medicine, che ha esaminato un campione di popolazione italiana ed ha rilevato che il resveratrolo contenuto nel vino rosso e nella cioccolata non migliorano la salute perché i composti bioattivi non proteggono dalle patologie cardiache, infiammatorie e dal cancro.
Ma non è tutto, da altre fonti emerge che: il cioccolato può contribuire a ridurre la densità ossea e può scatenare mal di testa a chi soffre di emicrania.
Assolutamente bandito è il cioccolato al latte perché ha un alto contenuto di calorie, grassi saturi e zuccheri.
Se facciamo un bilancio, i punti a sfavore per il cioccolato sembrerebbero però essere una minoranza.
Per saperne di più, Mutua Basis Assistance ha contattato il dottor Giorgio Capuano Dirigente del Dipartimento di Chirurgia e Responsabile dell’Ambulatorio di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma.
“Tutte le volte che mi si chiede di esprimere un parere su qualche alimento o pietanza mi corre l’obbligo di informare il lettore che nessun sostanza nutrizionale, nessun antiossidante o pianta magica potrà mai contrastare gli effetti negativi di uno stile di vita sbagliato. Se si continua a fumare, si è in sovrappeso o peggio ancora obesi, non si fa attività fisica, non si riduce il sale, se si ha un consumo abituale di alcool, non si controlla la pressione arteriosa del sangue e la glicemia non si può sperare che esista una bacchetta magica che riduca i rischi per la nostra salute”.
Dottor Capuano, dopo questa importante introduzione, utile sicuramente a tutti coloro che ci seguono, le chiedo: il cioccolato fa bene o no al nostro organismo?
“Il cioccolato è un alimento derivato dai semi del cacao, e anche in questo caso non è corretto chiedersi se faccia bene o male. Niente fa male se usato con criterio e moderazione. Indubbiamente chi ha un’allergia al nickel, ad alcuni componenti del cacao, da cui deriva il cioccolato, soffre di emicrania, di ernia iatale, reflusso gastroesofageo e di gastrite rischia di pagare anche una minima assunzione di questo gustoso alimento. Sembra avere effetto euforizzante ed eccitante, forse perchè stimola la produzione di endorfine, ma è molto calorico, specie nella versione al latte o “bianco”. Per quanto riguarda i grassi contenuti nel cioccolato, la presenza di acido oleico (lo stesso grasso ipocolesterolemizzante presente nell’olio di oliva) e di acido stearico (che nel fegato viene trasformato nell’oleico), rendono questo alimento non pericoloso per le nostre arterie, ma attenzione alle versioni che contengono, per solo fini economici, olio di palma invece che burro di cacao”.
Quante calorie contiene una tavoletta di cioccolato?
“Una tavoletta da 100 grammi di cioccolato fondente fornisce ben 500 kcal pari a 1/4 o 1/3 circa delle calorie totali giornaliere necessarie, sempre se facciamo attività fisica”.
Cosa ne pensa della ricerca, condotta dalla Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora che ha rilevato che il resveratrolo contenuto nel vino rosso e nella cioccolata non migliorano la salute?
“Per quanto riguarda la presenza nel cioccolato di sostanze importanti per la nostra salute, il resveratrolo, che è un fenolo non flavonoide appartenente alla famiglia delle fitoalessine, presente anche nella buccia dell’acino d’uva, sembrerebbe avere poteri anti-aging cutaneo, anti-infiammatori e fluidificanti del sangue. Peraltro, premesso che alcune fitoalessine sono risultate effettivamente attive nel rimuovere le placche aterosclerotiche, l’uso del vino e del cioccolato come protettivi è da considerarsi illusorio. Infatti le dosi necessarie per ottenere un’attività significativa sono di gran lunga superiori alla dose giornaliera tollerabile di vino e di cioccolato, considerato l’azione lesiva sul fegato e le arterie dell’uno e l’elevato valore calorico dell’altro. In questo senso anche un recente studio effettuato su una popolazione di 783 soggetti, fra uomini e donne, di età uguale o superiore ai 65 anni, avrebbe dimostrato l’assenza di un reale beneficio del resveratrolo sullo stato di salute. È vero che ogni studio può nascondere potenziali elementi di censura, ma attenzione all’idea che possano esistere delle panacee, che, ripeto, possano sostituire uno stile di vita corretto”.
Lei è un nutrizionista, nei suoi schemi di educazione alimentare a chi consiglia il consumo di cioccolato?
“In soggetti non in sovrappeso o obesi o affetti da condizioni che ne controindicano la sua assunzione, un suo uso equilibrato, della versione fondente, piuttosto che al latte e senza olio di palma, può essere inserito in un programma alimentare e nutrizionale corretti”.
Ricordate che prima di acquistare l’uovo di cioccolato dovete aguzzare la vista e controllare bene l’etichetta. Secondo il dottor Capuano infatti “Non bisogna badare alla sorpresa, ma alla qualità del prodotto alimentare. Il cioccolato migliore è quello con il burro di cacao un’alternativa potrebbe essere quella di mischiare una parte del burro di cacao con l’olio di girasole. Da dicembre 2014, le aziende produttrici sono obbligate a menzionare esattamente il tipo di grasso utilizzato per il cioccolato quindi se utilizzano l’olio di palma sono costrette riportarlo chiaramente in etichetta e non possono più nascondersi dietro la dicitura “Olio o grasso vegetale””.
Avete capito? Occhio all’etichetta che deve contenere i seguenti ingredienti: il contenuto minimo di cacao in percentuale deve essere di almeno il 35% per il cacao e il 18% per il burro di cacao, e per quanto riguarda invece il cioccolato al latte i valori sono 25% di cacao e 14% di latte.
Se nella confezione c’è scritto “finissimo”o “extra” in questo caso il contenuto di cacao dovrà essere almeno del 43% per quello fondente e 30% per il cioccolato al latte.
“La salute è il primo dovere della vita” e Mutua Basis Assistance con questa frase di Oscar Wilde e con i consigli del nutrizionista dott. Giorgio Capuano, vi augura di trascorrere una serena Pasqua…all’insegna del cioccolato!