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Il disturbo ossessivo-compulsivo nei bambini

Il disturbo ossessivo-compulsivo nei bambini: di cosa si tratta e quali sono i comportamenti più comuni nei piccoli che ne soffrono?

Tutti i bambini hanno paure più o meno irrazionali, fanno parte del corso normale del loro sviluppo psicoaffettivo. Talvolta, per fronteggiarle e sconfiggerle, vengono messi in atto dei comportamenti ripetitivi, chiamati routines, che hanno il potere di dare confini emotivi ad una situazione, pensiero o preoccupazione che non può essere affrontato con le risorse personali ancora in via di acquisizione e potenziamento. Per questo è importante non confondere il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) con i normali rituali messi in atto nell’età evolutiva.
Spesso i bambini preferiscono che gli eventi si verifichino in un modo o in un ordine particolare, insistono per attuare le loro routines soprattutto quando sono collegate a momenti delicati della giornata come il pasto o l’addormentamento, e dimostrano di essere in difficoltà o arrabbiati se questi rituali vengono impediti o interrotti. La differenza risiede principalmente nelle caratteristiche della reazione dei bambini di fronte all’impossibilità di mettere in atto un rituale.
Spesso i bambini con DOC non possono smettere di preoccuparsi, non importa quanto ci provino o quanto gli altri tentino di distrarli con proposte più o meno allettanti. Ogni preoccupazione o paura li costringe frequentemente a comportarsi in un certo modo più e più volte.
Si può pensare al DOC come un sistema di allarme iperattivato. L’aumento dello stato d’ ansia o preoccupazione di fronte ad un evento stressante è così forte che un bambino si sente come costretto a mettere in pratica il rituale per abbassare il livello di allarme.
La maggior parte dei bambini con disturbo ossessivo compulsivo si rende conto cognitivamente che è inutile ripetere i comportamenti più e più volte, ma l’ansia può essere così grande da sentire la ripetizione come “necessaria” per neutralizzare la sensazione di disagio. Spesso il comportamento diminuisce l’ansia solo temporaneamente. Nel lungo periodo, i rituali possono peggiorare in durata e modalità, diventando pervasivi nella vita quotidiana.
I ricercatori non hanno ancora rintracciato una causa univoca che giustifichi l’insorgenza del DOC, anche se recenti ricerche li hanno avvicinati ad una miglior comprensione del disturbo e della sua origine. Gli ultimi studi sull’argomento affermano che il DOC sia correlato ai livelli di un neurotrasmettitore chiamato serotonina. I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche che trasportano i segnali al cervello.
La conferma di questa teoria verrebbe dal fatto che il DOC tende ad essere ricorrente nello stesso ceppo familiare. Molte persone con DOC hanno uno o più membri della famiglia che lo manifestano o che sono soggetti ad altri problemi d’ansia (es. attacchi di panico). Per questo alcuni ricercatori credono che la tendenza a sviluppare un meccanismo disfunzionale nel rilascio della serotonina sia eriditario.
È importante capire che il comportamento ossessivo-compulsivo non è qualcosa che un bambino può controllare.  Il DOC può rendere difficile la vita quotidiana per i bambini che ne soffrno e per le loro famiglie. I comportamenti spesso occupano una grande quantità di tempo e di energia, rendendo molto difficile portare a termine compiti, studio o anche situazioni piacevoli.
Quindi, tra i bambini e gli adolescenti con DOC, le ossessioni (pensieri ossessivi) più comuni sono:


Il DOC in età pediatrica viene diagnosticato mediamente nei bambini con età compresa tra i 7 e i 12 anni. Spesso riconoscere precocemente questo tipo di disturbo è difficile per i genitori. Questo perché i bambini, avendo coscienza del fatto che stanno facendo qualcosa di insensato, sciocco o vietato, diventano molto abili a nascondere i loro comportamenti. Inoltre, fino a che il disturbo non diventa di una certa gravità, il bambino può controllarsi e non metterlo in atto durante momenti sociali o istituzionali, come ad esempio a scuola.
Il fatto di controllarsi provoca nel bambino un grande sentimento di ansia, se poi i suoi rituali lo fanno vergognare o gli fanno venire il dubbio di “non essere normale” o di essere “impazzito” potrebbe tentare di mimetizzare il Doc nella sua routine quotidiana, fino a quando arriverà al punto di non essere più in grado di controllarsi.

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