Il limone e il lime appartengono alla stessa famiglia delle Rutacee e presentano sia affinità che differenze.
Anche con il caldo, il gusto del limone è quello che non stufa mai. Ma è uguale al sapore del lime? Che differenze esistono tra i due agrumi? È importante dare delle risposte a queste domande che spesso molte persone si fanno.
Il limone e il lime appartengono alla stessa famiglia delle Rutacee e presentano sia affinità che differenze. Con il termine limone o citrus limon si indica principalmente la pianta da cui deriva che, secondo alcuni studi, sarebbe nata da un antichissimo ibrido tra il cedro e il pomelo.
Il lime invece, conosciuto anche con il termine limetta e citrus aurantiifolia è l’albero che genera i suoi frutti piccoli e dalla buccia sottile. Solitamente viene raccolto ancora quando è completamente verde perché risulta maggiormente succoso. La limetta si differenzia da tutti gli altri Citrus che sono piante subtropicali ed è infatti l’unica pianta del suo genere ad essere praticamente sconosciuta nell’area del Mar Mediterraneo, fatta eccezione per l’Egitto.
Il limone e il lime sono diversi in primo luogo nell’aspetto. Entrambi possono avere la forma ovale o tondeggiante ma il limone è giallo e più grande del lime caratterizzato da un colore verde acceso che tende al giallo quasi arancio se viene lasciato maturare sull’albero. In tal caso, però, perde in succosità. La polpa del lime contiene sino al 6% di acido citrico, quindi è molto aspra ma molto profumata. Il lime è meno ricco di vitamina C rispetto al limone il cui sapore è comunque più acidulo. Cento grammi di limone contengono circa 53 milligrammi di vitamina C, in cento grammi di lime ce ne sono 29 milligrammi.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali di limone e lime apportano entrambi, per ogni 100 grammi, circa 30 calorie, 2,8 grammi di fibre alimentari e la stessa quantità di vitamina B9, ovvero l’acido folico. Il frutto della limetta ha una quantità maggiore di vitamina A, leggermente meno proteine del limone e più carboidrati.
I due agrumi apportano benefici all’organismo umano molto simili. Gli usi terapeutici del limone affondano in una storia millenaria. Il medico scozzese James Lind scoprì nel 1747 che lo scorbuto era dovuto alla carenza di vitamina C, patologia che quindi venne successivamente prevenuta e curata con il succo di limone, oltre che con le arance.
La vitamina C delle potenzialità antiossidanti molto forti e irrobustisce le difese immunitarie. Le vitamine del gruppo B sono poi un importante alleato del sistema nervoso. I sali minerali contenuti nei due agrumi, potassio e magnesio soprattutto, tonificano l’organismo e contrastano i cali di forma, mentre i flavonoidi proteggono dalle infezioni.
Il succo di limone e quello di lime possono essere impiegati per la cura della pelle al fine di renderla brillante e protetta al tempo stesso. Limone e lime poi agevolano la digestione aumentando la secrezione di succhi gastrici, acidi e bile, grazie alla presenza dell’acido citrico.
Inoltre una loro assunzione durante i pasti aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Si sta parlando quindi di agrumi tanto salutari e da cui si ricava pure l’olio essenziale, impiegato principalmente per la produzione di bibite analcoliche, ma anche in cosmesi.
Il limone ed il lime raramente vengono consumati come frutto fresco, ma sono usati in cucina per aromatizzare, ad esempio i secondi piatti a base di pesce e macedonie di frutta fresca Il succo del lime viene anche utilizzato per preparare alcuni noti cocktail, come l’esotico Daiquiri, mentre con la scorza del limone si fa il liquore Limoncello che dalla Campania ha conquistato il mondo.