È fondamentale garantire la sicurezza sul lavoro. Lo ribadisce il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Presidente dell’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro – ANMIL, Zoello Forni, in occasione della 70esima edizione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nel primo semestre 2020 sono state 570. Pur nella provvisorietà dei numeri, da questo dato emerge un incremento di 88 casi rispetto ai 482 registrati nello stesso periodo del 2019 (+18,3%). L’aumento è certamente condizionato dal numero dei decessi avvenuti e protocollati al 30 giugno 2020 a causa del virus Covid-19 in ambito lavorativo. “L’impegno per garantire la massima sicurezza sul lavoro – precisa il Capo dello Stato – non deve arretrare di fronte a nessun evento emergenziale, perché la tutela della salute di chi lavora costituisce un bene primario su cui si misura la civiltà delle economie avanzate. L’auspicio è che, nonostante le condizioni difficili create dalla pandemia, si tragga la spinta per aumentare gli investimenti sulla sicurezza, avvalendosi dei progressi offerti dalle nuove tecnologie e degli avanzamenti compiuti in questi anni dalla ricerca scientifica”.
Riflettendo sull’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro, per trovare soluzioni condivise ed efficaci in termini di prevenzione degli infortuni, Mattarella non trascura l’attuale contesto emergenziale che, lascia notare, non deve far si che le priorità sul lavoro vengano trascurate. “Quest’anno – si legge – a causa della pandemia si sono avute ripercussioni drammatiche sulla salute dei lavoratori. In molti sono stati particolarmente esposti al rischio, come nel caso del personale sanitario e socio-assistenziale. Dobbiamo ringraziare medici, tecnici della salute e tutto il personale dei servizi sanitari per aver fronteggiato inedite situazioni di emergenza: è questo l’ambito in cui si collocano un terzo degli infortuni con esiti mortali denunciati all’Inail nel primo semestre di quest’anno. Allo stesso modo, i lavoratori dei servizi essenziali, che hanno consentito la prosecuzione delle tante attività economiche ritenute indispensabili alla nostra vita quotidiana, hanno svolto la propria prestazione in condizioni di preoccupazione per la propria salute, permettendo a tutti noi di fronteggiare un momento drammatico. L’impegno per garantire la massima sicurezza sul lavoro – aggiunge Mattarella nel messaggio – non deve arretrare di fronte a nessun evento emergenziale, perché la tutela della salute di chi lavora costituisce un bene primario su cui si misura la civiltà delle economie avanzate.
L’auspicio è che, nonostante le condizioni difficili create dalla pandemia, si tragga la spinta per aumentare gli investimenti sulla sicurezza, avvalendosi dei progressi offerti dalle nuove tecnologie e degli avanzamenti compiuti in questi anni dalla ricerca scientifica”.