La campagna vaccinale 2021-2022 per l’influenza è stata avviata da poco e malgrado sia passata in secondo piano rispetto al piano vaccini Covid-19, non sembra essere trascurata dai soggetti più vulnerabili e dalla stessa comunità scientifica. L’influenza rappresenta infatti un serio problema di sanità pubblica e una considerevole fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo. Per queste ragioni, lo strumento più efficace e sicuro per prevenirla, riducendone le complicanze, è rappresentato proprio dal vaccino, insieme a tutte le precauzioni da considerare nel quotidiano. Dal Ministero della Salute anche quest’anno è stata diramata un’articolata comunicazione che riassume tutte le raccomandazioni sull’impiego del vaccino antinfluenzale per la stagione 2021/2022.
La copertura vaccinale riduce le complicanze legate all’influenza, soprattutto nelle persone ad alto rischio, nei bambini e nei soggetti dai 60 anni in su, aiutando anche ad alleggerire la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, a causa del permanere del virus SARS-CoV-2, vaccinarsi contro l’influenza stagionale risulta certamente un gesto importante anche nel 2021. Perché il raggiungimento degli obiettivi auspicati avvenga, è stata promossa una campagna di sensibilizzazione volta a favorire l’adesione alla vaccinazione.
Gli obiettivi della campagna, rivolta a tutta la popolazione ma soprattutto alle persone over60, bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, donne in gravidanza, persone con particolari patologie, sono: promuovere l’importanza della vaccinazione quale strumento per proteggere il singolo e la collettività e, soprattutto, le categorie considerate a rischio (anziani, soggetti fragili, persone affette da particolari patologie); sottolineare come vaccinarsi significa poter ridurre le complicanze derivanti dall’influenza e anche aiutare ad alleggerire la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale; informare che il vaccino antinfluenzale può essere somministrato contestualmente al vaccino contro il Covid1-19 e da quest’anno anche nelle farmacie aderenti.
Quest’anno però, a differenza delle stagioni invernali precedenti, il virus influenzale sembra più forte e sta avanzando velocemente soprattutto tra i bambini tra gli zero e i cinque anni. Non a caso infatti sembra sia già stata superata l’incidenza media registrata nei periodi pre-Covid. Sorvegliato speciale è un virus di tipo A, sottotipo H3N2. La soglia media che in genere viene osservata è di 3,16 casi ogni mille abitanti. Ad oggi quella nazionale è di 3,5 e la fascia di popolazione più colpita è quella dei bambini fino ai 5 anni, con relative complicanze generate ai servizi scolastici per l’infanzia.