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Influenza stagionale, dai pediatri invito a vaccinare i bambini
Con le fredde temperature e l’inverno ormai alle porte torna il rischio dell’influenza stagionale. Ed è per questa ragione che a partire da questi giorni sarà possibile effettuare la vaccinazione antinfluenzale, con prevalenza per le persone over 60 e 65. Come comunicato dal Ministero della Salute, già nel mese di ottobre è stata avviata la raccolta delle segnalazioni dei casi di sindrome simil influenzale, che terminerà domenica 1° maggio 2022. Il sistema di sorveglianza InfluNet si basa su una rete di medici sentinella costituita da medici di Medicina Generale e di Pediatri di Libera scelta, reclutati dalle Regioni, che segnalano i casi di sindrome simil influenzale (ILI) registrati tra i loro assistiti. I medici sentinella, tranne nell’attuale stagione, e altri medici operanti nel territorio e negli ospedali collaborano anche alla raccolta di campioni biologici per l’identificazione di virus circolanti.
“Considerando il protrarsi del contesto emergenziale dovuto alla pandemia da Covid-19 – si legge sul sito del Ministero – si ritiene opportuno, anche per quest’anno, effettuare sullo stesso tampone la ricerca dei virus influenzali e del SARS-CoV-2. I Laboratori della rete InfluNet sono pertanto invitati, anche nella stagione 2021-2022, a testare sistematicamente i tamponi in parallelo sia per i virus influenzali che per SARS-CoV-2. La raccolta e l’elaborazione delle segnalazioni di malattia è effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale, che viene pubblicato sul sito Internet del Ministero della Salute”.
L’offerta della vaccinazione antinfluenzale, da intendersi come uno strumento di massima prevenzione, è consigliata fortemente a tutti i soggetti che presentano complicanze correlate all’influenza: si tratta di persone particolarmente vulnerabili con patologie croniche, residenti in strutture socio sanitarie e altre strutture di assistenza cronica, persone di età pari o superiore ai 65 anni, bambini, donne in gravidanza e altre categorie più a rischio. Tuttavia, proprio a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 i pediatri non hanno dubbi: occorre tutelare anche i più piccoli. La Società Italiana di Pediatria infatti ha spiegato come i casi di virus influenzale in questo attuale contesto saranno nettamente superiori allo scorso anno quando in Italia non sono stati rilevati casi di morbillo e rosolia. Pochi invece sono stati i casi di influenza, grazie alla fitta serie di interventi per la prevenzione della diffusione del Coronavirus come il distanziamento, l’isolamento, la corretta igiene delle mani e l’utilizzo quotidiano della mascherina. L’allarme diventa preoccupante oggi soprattutto tra i banchi di scuola dove da sempre si creano focolai influenzali. Cosa fare allora?
Vaccinare i bambini per proteggerli dall’influenza di stagione. In questo modo, proprio grazie alla vaccinazione è possibile bloccare la diffusione di questi virus. L’indicazione del Ministero, anche quest’anno, è di vaccinare tutti i bambini fino ai 6 anni e quelli affetti da patologie croniche respiratorie, cardiopatie e di altro tipo.