Quest’anno il messaggio della Giornata Mondiale per il Cuore è “Tutti insieme per il cuore”, per invitare tutti ad adottare corretti stili di vita per ridurre i fattori di rischio cardiovascolare.
Anche quest’anno, il 29 settembre si celebra la Giornata Mondiale per il Cuore, la campagna mondiale di prevenzione delle malattie cardiovascolari, coordinata in Italia dall’Associazione Fondazione Italiana per il Cuore, membro nazionale della World Heart Federation, con lo scopo di informare e sensibilizzare tutte le persone a prendersi cura della salute del proprio cuore e di quello dei propri famigliari.
Il World Heart Day è promosso nel mondo dalla World Heart Federation, l’organizzazione che combatte a livello mondiale i disturbi e le malattie cardiovascolari e l’ictus attraverso una comunità di oltre 200 organizzazioni in più di 100 paesi, ed è una campagna mondiale con lo scopo di aumentare la consapevolezza riguardo alla salute in ambito cardiologico e la prevenzione delle patologie cardio-cerebro-vascolari.
Quest’anno il messaggio della Giornata Mondiale per il Cuore è “Tutti insieme per il cuore”, per invitare tutti ad adottare corretti stili di vita per ridurre i fattori di rischio cardiovascolare che sono la causa principale di queste patologie, come il fumo di sigaretta, elevati livelli di colesterolo, in particolare il colesterolo LDL, l’indice di massa corporea e la circonferenza addominale, diabete, ipertensione, elevati livelli di zucchero nel sangue, alimentazione scorretta, sedentarietà, stress e condizioni di vita in ambienti non salutari.
Piccoli cambiamenti nella vita di ogni giorno possono fare una grande differenza. Ciò che noi stessi facciamo per la salute del nostro cuore può essere un esempio positivo che altri milioni di persone potrebbero seguire, aiutandole ad avere un cuore sano:
- Non fumare in casa e in automobile
- Muoviti di più: 30 minuti al giorno di attività fisica moderata, per un totale di 150 minuti alla settimana.
- Mangia in modo più sano: riduci il sale, l’alcol, i cibi grassi, gli zuccheri semplici e consuma ogni giorno 5 porzioni di verdura e frutta.
Ogni anno le malattie cardiovascolari sono responsabili di 17,5 milioni di morti premature. Numero destinato a salire a 23 milioni entro il 2030.
La Giornata Mondiale per il Cuore partecipa alla campagna “25by25” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che sollecita tutti i Paesi a mettere in atto alleanze e le migliori strategie per ridurre, entro il 2025, il 25% dei decessi prematuri causati dalle malattie croniche non trasmissibili come le malattie del cuore, dei vasi e il diabete.
Stando ai recenti dati Istat, le malattie cardiovascolari continuano ad essere in assoluto la prima causa di morte nel nostro e in molti altri paesi del mondo. In Italia ben 127.000 donne e 98.000 uomini muoiono ogni anno per malattie del cuore tra cui infarto, scompenso e ictus, e molte di queste si verificano prima dei 60 anni d’età. Il dato fa riflettere: rappresentano oltre il 30% di tutti i decessi e colpiscono più dei tumori.
Ma emerge anche un dato positivo: negli ultimi 11 anni i tassi di mortalità per queste malattie si sono ridotti. La prevenzione diventa un’arma fondamentale affinchè le diverse patologie che colpiscono il cuore e il sistema circolatorio continuino a decrescere.
Per vincere la guerra contro queste malattie la prevenzione, soprattutto se iniziata da giovani, è un’arma fondamentale ed efficace, e di grande importanza sono le alleanze con le istituzioni, gli enti sul territorio nazionale e i diversi specialisti ed esperti delle grandi società scientifiche con il fine di proteggere la salute delle persone.
La celebrazione della GMC, infatti, non inizia e non termina il 29 settembre di ogni anno, ma è un percorso continuato che si basa sulla responsabilità individuale del cittadino, la quale deve essere aiutata dalle istituzioni per 365 giorni all’anno e per tutta la vita delle persone.
Le malattie cardiovascolari non si manifestano in modo improvviso solo nell’età adulta, ma molte di esse, come l’aterosclerosi, che, ad esempio, è alla base dell’infarto e dell’ictus, insorgono per fattori di rischio – come la cattiva alimentazione, la sedentarietà, il fumo, l’abuso di alcol – che agiscono in età molto precoci, e si sviluppano in modo silente, o apparentemente senza sintomi, per lungo tempo, nella vita di una persona. Inoltre, anche diabete, obesità, molti tumori e le malattie croniche respiratorie riconoscono gli stessi fattori di rischio.
Ogni anno sono previste numerose iniziative educative e di sensibilizzazione aperte a tutti, organizzate spontaneamente dalle numerose associazioni, pazienti, ASL, centri ospedalieri, enti, scuole etc. L’anno scorso in Italia sono state organizzate oltre 80 attività gratuite aperte al pubblico che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone.