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Ipocondria: come si manifesta, cause, conseguenze e rimedi
L’ipocondria è un disturbo che comporta un’interpretazione erronea dei sintomi fisici, trasformandoli tutti in segnali di grave patologia, senza giustificazione medica a tali timori.
Si può definire la paura delle malattie.
Un soggetto è definito ipocondriaco quando, per lungo tempo, continua a male interpretare alcune sensazioni corporee nonostante le rassicurazioni mediche che invalidano queste interpretazioni.
Secondo l’ultima versione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (APA, 2013), l’ ipocondria è classificata all’interno dei disturbi da sintomi somatici con il nome di disturbo da ansia di malattia.
Come si manifesta
I soggetti affetti da ipocondria si allarmano anche solo sentendo parlare o leggendo di una data malattia, o anche stando vicino a una persona malata. Se hanno sintomi fisici anche solo transitori li attribuiscono a malattie gravi. Le preoccupazioni dell’ipocondriaco possono riguardare numerosi apparati dell’organismo, in momenti diversi o simultaneamente.
Spesso la preoccupazione riguarda le funzioni corporee di base, ad esempio la respirazione, che può essere un po’ alterata per una semplice allergia, o il battito cardiaco, magari un po’ accelerato dopo un piano di scale a piedi. Gli ipocondriaci sono anche convinti che i medici contattati non siano stati in grado di capire la vera natura del loro problema e quindi di fornirne una soluzione adeguata.
L’ipocondriaco, col tempo, rende la preoccupazione di essere affetto da una malattia grave l’elemento centrale della sua vita, e l’argomento principale delle sue conversazioni.
La diagnosi di ipocondria di una persona si manifesta quando:
• la preoccupazione di aver contratto una malattia governa su ogni cosa.
• I sintomi somatici non sono presenti o, se presenti, sono solo di lieve intensità.
• Presenta un elevato livello di ansia riguardante la salute.
• I comportamenti correlati alla salute come il controllo ripetuto della temperatura corporea, diventano eccessivi.
• La preoccupazione per la malattia è presente da almeno 6 mesi.
• La preoccupazione riguardante la malattia non è meglio spiegata da un altro disturbo mentale, come disturbo di panico, il disturbo d’ansia generalizzata, il disturbo ossessivo-compulsivo o altri.
Cause e conseguenze dell’ipocondria
L’ipocondria di solito si presenta nella prima infanzia e il bambino è a contatto continuo con una figura di riferimento che rispecchia la debolezza e ha atteggiamenti iperprotettivi verso il bambino stesso. Tra le conseguenze principali vi è quella di arrivare ad un possibile isolamento da ciò che circonda la persona stessa e debolezza psicologica.
Possono verificarsi anche notevoli tensioni in famiglia per via del comportamento ansioso, inoltre l’ipocondriaco può arrivare ad assenze reiterate sul lavoro.
Come si può curare
Nei soggetti di più facile trattamento, a volte, possano bastare rassicurazioni come esami clinici che dimostrano l’assenza della malattia. In casi più gravi è necessario l’intervento psicoterapeutico con un sostegno volto ad individuare e successivamente interrompere le spirali viziose dell’ipocondria.