Abbiamo da poco salutato il 2016, un anno che si contraddistingue anche per il record storico di donatori e trapianti.
È tempo di bilanci. Abbiamo da poco salutato il 2016, un anno che si contraddistingue anche per il record storico di donatori e trapianti. Ad affermarlo è stato il Centro Nazionale Trapianti nel corso della conferenza stampa di presentazione del Report di attività di donazioni e trapianti 2016 che si è svolta a Roma alla presenza del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Secondo il rapporto, nel 2016 ci sono stati 1596 donatori (contro i 1.489 dell’anno precedente) e i pazienti trapiantati sono aumentati di oltre 400 unità portandosi a quota 3736. In totale, ha spiegato il Dott. Nanni Costa, sono stati 1303 i donatori utilizzati, mentre 273 donazioni sono state di rene da vivente e 20 di fegato da vivente. Sostanzialmente stabili le opposizioni alla donazione, intorno al 30%. Diminuiscono anche le liste di attesa di cuore e polmoni. I donatori utilizzati dopo l’accertamento di morte superano per la prima volta la quota di 1300; tra essi registriamo, finalmente, diverse donazioni dopo accertamento di morte con criteri cardiocircolatori, cioè con una modalità che potrebbe ulteriormente sviluppare le donazioni e i trapianti in Italia, come sta avvenendo nelle principali nazioni europee.
“Sono molto soddisfatta -ha detto la Lorenzin- dei dati incoraggianti appena illustrati dal Dott. Nanni Costa: rispetto ad alcuni anni fa, sono stati compiuti notevoli progressi anche grazie alle campagne di sensibilizzazione che abbiamo realizzato sul tema della donazione e dei trapianti”.
Nelle regioni del Nord Italia, con in pole position la Toscana, si è registrato il maggior numero di donatori, al contrario le opposizioni sono maggiori al mezzogiorno.
“È evidente che uno dei nostri principali obiettivi sia quello di abbassare il numero di opposizioni e di aumentare quello dei donatori soprattutto nelle Regioni meno virtuose da questo punto di vista. Un grazie speciale alle forze di polizia per la collaborazione che sempre ci dimostrano”.
Un altro dato incoraggiante riguarda le liste di attesa: per la prima volta quelle del rene e del polmone sono in diminuzione rispetto al 2015.
La riduzione della lista del rene è pari a 300 pazienti. La lista fegato appare stabile, mentre l’incremento della lista cuore va considerato in relazione all’uso dei cuori artificiali che incrementano la platea dei pazienti ‘trapiantabili’”.