Rende la vista meno chiara e opacizzata e annualmente, così come informa l’Istat, colpisce in Italia l’8,5% della popolazione tra i 70 e i 74 anni, il 12,4% nei cinque anni successivi e il 17,1% di chi supera gli 80 anni. Inoltre, ogni anno nel nostro paese si eseguono circa 557.000 interventi di rimozione. Sarà la cataratta, patologia oculare che si caratterizza per una graduale opacizzazione del cristallino, fondamentale per la messa a fuoco di ciò che si osserva, la grande protagonista della venticinquesima edizione del Congresso Nazionale AICCER, l’Associazione Italiana di Chirurgia della Cataratta e Refrattiva, che sarà ospitato da 7 al 9 marzo al Roma Convention Center-La Nuvola.
Si tratta di una tre giorni che sarà arricchita da dibattiti e confronti proposti per accrescere l’esperienza chirurgica e medica in campo oculistico. Nel corso dell’evento inoltre sono previste anche delle sessioni di live surgery, tra cui quella dell’8 marzo, presso la Sala Fontana, che vedrà protagonista il dottore Gianpaolo Gatta, Responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica dell’Istituto Clinico Sant’Anna, selezionato tra un gruppo di specialisti conosciuti e apprezzati a livello nazionale.
Come informa il Gruppo San Donato con una nota stampa, l’intervento consisterà in un’operazione di rimozione di cataratta con impianto di una lente Edof torica, un’innovativa lente grazie alla quale ripristinare la vista a un paziente affetto non solo da cataratta, ma anche: ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Una volta eseguito l’intervento la persona operata non dovrà più ricorrere agli occhiali né per vedere da vicino, né per guardare da lontano. “L’aspetto più delicato di questa operazione – commenta il dottor Gatta – non sarà tanto correggere la cataratta quanto orientare bene la lente per correggere l’astigmatismo. Per questo adopererò un sistema computerizzato che faciliterà un corretto orientamento dell’asse della lente lungo l’asse dell’astigmatismo. Tra le dotazioni tecnologiche in uso anche dei manipoli ad ultrasuoni dotati di sensori interni, grazie ai quali mantenere il controllo assoluto della circolazione dei liquidi all’interno dell’occhio mentre si opera per la correzione della cataratta. Per la prima volta, infine, opererò con delle punte non in metallo, ma in teflon”.
La novità. Esattamente un anno fa, a febbraio 2023, a Firenze un tema di professionisti dell’ospedale “Piero Palagi” coordinato dal direttore della struttura operativa complessa Oculistica Francesco Barca, coadiuvato da un team di esperti, i medici Benedetta Pieri, Lorenzo De Angelis, Bianca Pacini e Mario Galasso, ha impiantato due lenti intraoculari telescopiche in pazienti affetti da grave degenerazione maculare senile atrofica. Questo tipo di intervento, indicato nei pazienti affetti da cataratta e da degenerazione maculare senile in fase avanzata, prevede la rimozione della cataratta per sostituirla con l’innovativo tipo di lente intraoculare, che funziona come un telescopio “miniaturizzato” intraoculare, che permettendo un forte ingrandimento dell’immagine, non raggiungibile con le lenti intraoculari standard, ha lo scopo di restituire la capacità di leggere o guardare la tv a pazienti che hanno completamente perso la visione centrale.