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Salute a Tavola: È possibile prevenire i tumori grazie alla buona cucina e ai prodotti Made in Italy

Sulla base dei dati dello scorso anno dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), si stima che in Italia ogni giorno si scoprono 1.000 nuovi casi di cancro,
con in corso 366.000 nuove diagnosi di tumore (esclusi i tumori della pelle), circa 196.000 (54%) fra gli uomini e circa 169.000 (46%) fra le donne. Considerando tutta la popolazione, il tumore in assoluto più diffuso è quello del colon retto (14%), seguito dal tumore della mammella, questo il più frequente per il sesso femminile con una percentuale pari al 13%, della prostata (11% solo nel sesso maschile) e del polmone (11%).
Negli ultimi anni, grazie alla prevenzione primaria e secondaria, e quindi ad una maggiore adesione da parte della popolazione a campagne di screening che riescono ad individuare la malattia nella fase iniziale e anche ad una maggiore efficacia delle terapie, le percentuali di guarigione sono migliorate, tant’è che il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi.
La prevenzione, che comprende tutti quegli interventi mirati a favorire e mantenere lo stato di benessere di ognuno di noi ed evitare l’insorgere delle malattie, risulta essere l’unico strumento efficace per combattere il tumore. La prevenzione passa attraverso stili di vita sana cominciando proprio dalla tavola.
Secondo l’American Institute for Cancer Research (AICR), oltre il 30% dei tumori è direttamente riconducibile all’alimentazione, sia in termini quantitativi che qualitativi.  Diversi studi hanno confermato l’importanza del ruolo dei cibi nello sviluppo di determinate forme di cancro, come anche la capacità per altri di prevenirne la formazione. Seguire quindi una sana e giusta educazione alimentare è un comportamento in grado di prevenire una percentuale di neoplasie.

il prof. Giovanni Tazzioli e il prof. David Khayat


Mangiare bene a tavola e seguire un corretto stile di vita aiuta a prevenire i tumori. Questo il tema del convegno che ha avuto un grande successo di pubblico, si è svolto a Modena, organizzato da Esprit srl, società di servizi specializzata in formazione aziendale e sanitaria, che ha visto la partecipazione di illustri specialisti del panorama medico-scientifico italiano e francese come il prof. Giovanni Tazzioli responsabile della Struttura di Chirurgia Oncologica e Senologica e del Punto Amico – Percorso Senologico presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, che ha presieduto l’incontro, e il prof. David Khayat presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori francese, direttore del dipartimento di Oncologia all’ospedale Salpêtrière di Parigi.
Un’alimentazione non equilibrata, ricca di grassi e povera di fibre, è tra le cause del tumore e il Policlinico di Modena, tramite la Chirurgia Senologica diretta proprio dal prof. Tazzioli da tempo sta affrontando questa problematica al fine di promuovere la sana alimentazione come strategia per prevenire il tumore e la recidiva, partecipando a diversi studi a livello italiano ed europeo che hanno dimostrato come le pazienti operate di tumore al seno in sovrappeso o diabetiche hanno maggiore possibilità di sviluppare una recidiva. Proprio a seguito di queste ricerche al Policlinico è nato un percorso specifico per le pazienti operate che sono seguite anche dal punto di vista della dieta, al fine di prevenire le recidive e che coinvolge circa 100 pazienti all’anno.
Tema centrale del dibattito è stato il rapporto tra cibo e cancro, si è parlato dei cibi che possono essere definiti come alleati contro le neoplasie, e lo screening come insieme delle prestazioni volte ad individuare precocemente l’insorgenza di tumori. In particolare, si è voluto evidenziare la correlazione tra tumori e stile di vita, con particolare attenzione per il tumore della mammella (quello più diffuso tra le donne) e del colon retto (il più diffuso nella popolazione in generale, uomini e donne). L’iniziativa è rivolta poi a medici, farmacisti, psicologi, biologi, dietisti, infermieri, terapisti. A chiusura del convegno c’è stato anche uno show cooking eseguito da alcuni chef del territorio modenese, tra i quali lo chef  Giovanna Guidetti alla quale anni fa le è stato diagnosticato un cancro alla mammella dal quale è guarita e vive ogni giorno con la passione per la cucina e con coraggio l’esperienza della malattia. Con lo show cooking, quindi, si è voluto dimostrare la possibilità di cucinare e mangiare bene applicando i principi della sana alimentazione, per ottenere ricette facili, veloci e allo stesso tempo gustose. I piatti sono stati realizzati con frutta e verdura di diversa tipologia e colore, erbe e spezie aromatiche, prodotti di eccellenza della cucina italiana con particolare riguardo ai cibi locali e stagionali.
Tra gli obiettivi del progetto, infatti, quello di coinvolgere più esperti del settore, quali medici, ricercatori e anche chef proprio per mettere in evidenza quali alimenti possono favorire una corretta educazione alimentare puntando prima di tutto sulla qualità dei prodotti e favorendo la filiera diretta, ragion per cui sono state coinvolte per il progetto anche realtà come Lapam e Coldiretti.
“Il convegno – ha detto il prof. Giovanni Tazzioli – è stato la piattaforma di lancio per coinvolgere in futuro anche le Facoltà di Economia e Commercio e di Medicina in un progetto di più ampio respiro ma sempre rivolto alla promozione della salute individuale e della collettività. Le evidenze scientifiche dimostrano che alcuni fattori come l’alimentazione, la scelta di cibi naturali, le modalità di preparazione e di cottura dei cibi, alcuni stili di vita e in particolare la non sedentarietà portano ad un miglioramento della qualità della vita in termini di riduzione delle malattie croniche metaboliche e in termini di prevenzione per quanto riguarda lo sviluppo dei tumori. Le diverse riflessioni poste hanno fatto luce e chiarezza su quali alimenti davvero possono favorire una corretta educazione alimentare, che come è dimostrato porta ad un miglioramento della qualità della riducendo le malattie croniche metaboliche e in termini di prevenzione per quanto riguarda lo sviluppo dei tumori. Siamo quindi riusciti nel nostro intento: non demonizzare il cibo.”
Presente all’incontro il prof Khayat, presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori francese e direttore del dipartimento di Oncologia all’ospedale Salpêtrière di Parigi, che nel suo celebre libro edito da Mondadori La vera dieta anticancro sottolinea i sette alimenti che è sempre bene consumare per ridurre il rischio di cancro: curcuma, the verde, aglio, melograno (molto efficace contro il cancro alla prostata e alla mammella), selenio, quercitina (che si trova nel cacao, nelle acciughe) e broccoli.
“Il cancro – ha spiegato Khayat – è diventato la prima causa di mortalità in Europa: in Italia come in Francia, possiamo dire che un uomo su due e una donna su tre sono colpiti da cancro durante loro vita, quindi è un problema molto importante. Se andiamo a indagare quali sono le cause, possiamo attribuire un 20% di responsabilità all’alimentazione. Quest’ultima percentuale significa che un cancro su 5 è dovuto alle cose che mangiamo”.
La particolarità di questa iniziativa, è stata quella di rivolgersi alla popolazione intera e a tutta la cittadinanza interessata a conoscere le ultime evidenze scientifiche in tema di alimentazione e tumori: dai complessi meccanismi alla base della loro insorgenza, alle strategie di prevenzione primaria e secondaria, alla dimostrazione scientifica e pratica di come il tutto passi attraverso la tavola: il cibo che scegliamo di consumare, in che modo, con chi, con quale stato d’animo.
Mutua Basis Assistance, Società di Mutuo Soccorso leader nel panorama della Sanità Integrativa, ha come obiettivo principale quello di promuovere a 360 gradi la salute degli associati e coglie l’occasione proprio per ricordare che la prevenzione passa attraverso stili di vita salutari e che la salute si conquista innanzitutto a tavola, imparando sin da bambini le regole del mangiare sano. La corretta alimentazione è fondamentale per una buona qualità della vita e per invecchiare bene con minor rischio di essere colpiti da neoplasie. Noi italiani abbiamo a portata di mano un tesoro inestimabile che tutto il mondo ci invidia perché il nostro tradizionale modello alimentare mediterraneo è ritenuto oggi uno dei più efficaci per la protezione della salute ed è anche uno dei più vari e bilanciati. Questo è motivo di orgoglio e quindi non ci resta che mettere in pratica i consigli degli esperti con il patrimonio alimentare made in italy che ci rende unici al mondo!
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