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La guerriera Masai di Miss Italia non ha vinto la battaglia contro il tumore al seno
Non ce l’ha fatta Veronica Sogni: la Miss è morta di tumore al seno, il più frequente tumore femminile.
Veronica Sogni, finalista nel 2009 al concorso di Miss Italia con il titolo di Miss Sasch Modella Domani, è morta all’età di 28 anni di tumore al seno, neoplasia diagnosticata nel 2012. Sul sito del concorso viene ricordata con un dolce messaggio: “Un angelo dai capelli corti, con la testa piena di sogni, come il suo cognome, è volato in cielo”.
Dopo la diagnosi è iniziato il percorso della chemioterapia, che la giovane ragazza, nonostante tutto, ha affrontato con ironia: “Io non mi sono mai vergognata, anzi mi sono piaciuta: in passato avevo provato tutti i tagli e i colori possibili e questa era una novità”. Una guerriera masai, così le piaceva definirsi, una guerriera che non è riuscita a sconfiggere la brutta malattia. Nel corso di un’intervista ha dichiarato che: “Quando mi hanno detto delle metastasi mi sono sentita ancora peggio, perché credevo di stare finalmente bene. Qualche anno fa mi avrebbero dato sei mesi di vita. Adesso non è più così”.
Il cancro al seno è il più frequente tumore femminile e, stando ai dati, colpisce 1 donna su 8 oltre i 40 anni.
Ci sono diversi fattori di rischio, anche se solo alcuni di essi sono prevenibili. L’età : più del 75% dei casi di tumore del seno colpisce donne sopra i 50 anni; la familiarità : circa il 5-7% delle donne con tumore al seno ha più di un familiare stretto malato (soprattutto nei casi giovanili). (Fonte AIRC)
La maggior consapevolezza della donna nei confronti del tumore alla mammella, il miglioramento delle tecniche radiologiche, lo sviluppo di efficaci strumenti di screening per la diagnosi precoce e le terapie sempre più efficaci messe in campo grazie ai progressi della ricerca, sono elementi che oggi attestano che la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è pari all’87% dei casi. (Fonte: AIOM e AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2014).
Per combattere la neoplasia sono fondamentali la prevenzione e la diagnosi precoce, come più volte ricordato da Mutua Mba, che anche in questa occasione intende ribadirlo.
La prevenzione deve cominciare a partire dai 20 anni con l’autopalpazione eseguita con regolarità ogni mese. È indispensabile, poi, dopo i 30, anni proseguire con visite annuali del seno eseguite da uno specialista senologo e associate ad ecografia bilaterale. Il senologo, prima di cominciare l’esame clinico con l’osservazione e la palpazione delle mammelle, raccoglie tutte quelle informazioni utili per la diagnosi definitiva che sono: un’eventuale presenza di casi di tumore del seno in famiglia (nel caso dovessero esserci, le donne tra i 40 e i 50 anni dovrebbero effettuare una volta all’anno una mammografia e una ecografia), a che età è comparso il primo ciclo mestruale o a che età è terminato, gravidanze, alimentazione e terapie ormonali.
Raggiunti i 40 anni, all’ecografia va affiancata anche la mammografia per aumentare il potere diagnostico delle indagini.
Dopo i 60 anni, la prevenzione oncologica è ancora più importante perché è proprio tra i 50 e i 70 anni che il rischio di sviluppare questo tumore è maggiore.
Gli esperti consigliano una mammografia ogni due anni almeno fino ai 75 anni, perché la vita media si è allungata e si possono ottenere buoni risultati terapeutici anche in pazienti anziane.