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LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELL’ UNIONE EUROPEA
La salute rappresenta da sempre uno dei temi cardine dell’Unione Europea. Non a caso, infatti, nel settembre 2012 i Paesi appartenenti all’Unione Europea hanno inteso approvare un nuovo modello di politica europea per la salute denominato Salute 2020. Questo modello si pone come obiettivo il miglioramento della salute per tutti e la riduzione delle diseguaglianze, attraverso una migliore governance e gestione dei sistemi sanitari nazionali.
Il modello fissa quanto è emerso sul ruolo della salute negli ultimi anni: massimizzare la salute attraverso tutte le fasi della vita è un diritto fondamentale di tutti e non deve essere un privilegio per pochi. D’altronde anche la nostra Carta Costituzionale, all’articolo 32, sancisce molto espressamente che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Una buona salute, difatti, rappresenta una fonte di stabilità economica e sociale.
Non solo. La salute è la chiave per ridurre la povertà e contribuire allo sviluppo sostenibile della società.
In un simile contesto diviene di fondamentale importanza la presenza di soggetti che decidano di farsi promotori della salute intesa in tutte le sue accezioni e applicazioni oltre che promotori della cultura del benessere generalmente inteso.
Il nostro Paese può contare sull’ importante esempio dell’Associazione Nazionali Promotori Mutualistici, costituita nell’anno 2010 e avente, tra i propri obiettivi primari, la tutela e la promozione degli interessi professionali, morali ed economici dei propri iscritti nonché di fornire un’adeguata formazione relativamente a tutte quelle materie ed aspetti che concernono la salute.
Al fine di garantire un raggio maggiore di tutela degli interessi dei propri iscritti nonché di rendersi parte attiva nei processi decisionali dell’Unione Europea riguardanti tematiche sanitarie, l’Associazione Nazionale Promotori Mutualistici, di cui MBA è orgogliosa di essere tra i Soci fondatori, ha inteso iscriversi al Registro per la Trasparenza delle organizzazioni e dei liberi professionisti che svolgono attività di concorso all’elaborazione e attuazione delle politiche dell’Unione europea.
Il Registro vede le proprie origini nel 2008 con un primo Registro dei rappresentanti di interessi adottato nell’ambito della “Iniziativa europea per la trasparenza” come ben esplicitata nella Risoluzione del Parlamento europeo dell’8 maggio 2008 sull’elaborazione di un quadro per le attività dei rappresentanti di interessi presso le istituzioni europee.
A seguito dell’Accordo Interistituzionale dell’11 maggio 2011 viene poi adottato il vero Registro per la trasparenza per la registrazione e il controllo delle organizzazioni, delle persone giuridiche e dei lavoratori autonomi impegnati nell’elaborazione e nell’attuazione delle politiche dell’Unione subito seguito dal portale sulla trasparenza (http://ec.europa.eu/transparency/index_it.htm) .
Nel corso del 2014 vengono adottate alcune modifiche riguardanti, in particolare:
- chiarimento delle diverse sezioni di registrazione;
- revisione della procedura di segnalazioni e reclami;
- rafforzamento del codice di condotta che gli iscritti sono tenuti a rispettare.
Il nuovo Registro, con le modifiche richiamate, è entrato in vigore il 1 gennaio 2015 e, ad oggi, conta ben 7373 soggetti registrati ove l’Associazione Nazionale Promotori Mutualistici è uno dei primi organismi italiani che si occupa di sanità a risultare iscritto.
Clicca qui per leggere il Comunicato Ufficiale Anaprom