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Le avevano detto che sarebbe rimasta ipovedente, riacquista la vista a Ravenna
Affetta da una grave e rara forma di distacco di retina complicato e portatrice di una cheratoprotesi permanente, impiantata per una pregressa grave patologia corneale, nell’unico occhio vedente, una 39enne bulgara presto potrà riacquistare la vista. Aveva perso le speranze dopo essersi sottoposta a una serie di visite e di interventi in diversi e rinomati centri oculistici europei, Grecia, Spagna e Inghilterra, nei quali le avevano assicurato che, nel suo caso, non si poteva intervenire. Operata invece all’Ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna, la donna sta avendo ora un buon decorso e la prognosi sarà verosimilmente positiva.
Miracolo? Piuttosto si potrebbe parlare di passi in avanti che scienza e medicina compiono gradualmente. Il distacco della retina, che può verificarsi per diverse ragioni da malattie infiammatorie a diabete e traumi, è una delle emergenze più complesse che interessano l’occhio e la vista. Si verifica quando uno strato della retina si solleva portando via con sé i vasi sanguigni che alimentano di ossigeno e nutrienti l’occhio. Dopo 48 ore dal distacco comincia la morte delle cellule, condizione che provoca la perdita progressiva della vista. Specie se la porzione di retina distaccata è quella centrale.
In questo caso specifico è stata impiantata una lente in sostituzione della cornea malata, ricoperta da mucosa buccale o cartilagine autologa, per evitare il rigetto. Come informa la stessa Ausl della Romagna, questo ha consentito un buon recupero visivo ma, essendo il diametro della protesi di circa 3 millimetri, si è ridotta la possibilità di poter controllare ed intervenire sul segmento posteriore dell’occhio (la retina) quando, come in questo caso, ciò si rende necessario.
A seguito delle diverse visite in Europa, è stato il professor Paolo Rossini della chirurgia vitreo-retinica del reparto di Oculistica ravennate, a dare ottimismo alla donna sottoponendola a un delicato e complesso intervento di vitrectomia, durato circa 4 ore. L’intervento è stato eseguito con tecnica mini-invasiva e ha permesso di riattaccare la retina, eseguire il trattamento laser per “saldarla” e mantenerla aderente mediante l’utilizzo di olio di silicone. L’indomani, dopo aver avuto conferma dall’equipe medica di un decorso post-operatorio regolare, la paziente è stata dimessa e ha fatto ritorno in Bulgaria, suo paese d’origine, pur restando in contatto con il nosocomio ravvenate.