Presentata la II Indagine Nazionale di Isnet: Luciano Dragonetti Vice Presidente ANSI “le Società di Mutuo Soccorso sono gli unici enti che garantiscono assistenza per tutta la vita”.
Le Società di mutuo soccorso sono le prime libere organizzazioni che fin dall’origine, su base volontaria, hanno creato forme di tutela dei lavoratori e dei cittadini rappresentando una prima espressione di welfare generativo e co-partecipato tra i soggetti coinvolti. Il rapporto tra i soci è regolato da un patto che definisce vantaggi e obblighi reciproci. Questo patto, libero e volontario, si chiama mutualità e lo scambio mutualistico è il mezzo attraverso il quale operano le società di mutuo soccorso. Il modello offerto oggi dalle SMS è molto attuale e in forte crescita anche in ambito socio sanitario in quanto risponde ai bisogni dei cittadini offrendo servizi sanitari integrativi del Sistema Sanitario Nazionale per salvaguardare e migliorare la qualità della vita degli associati.
In questo contesto è stata presentata ieri, 10 Aprile, presso la Camera Dei Deputati la II Indagine Nazionale sulle Società di Mutuo Soccorso realizzata dall’Associazione Isnet – costituita nel 2007 che dialoga con un network di 1234 enti del terzo settore con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle imprese sociali – in collaborazione con la Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria (FIMIV), Confcooperative Sanità e l’Associazione Nazionale Sanità Integrativa e Welfare (ANSI) ente no profit, fondato nel 2011 da alcune primarie società generali di mutuo soccorso e casse di assistenza sanitaria come risposta al bisogno di aggregazione e di rappresentatività nel settore della sanità integrativa italiana.
La 1° indagine Nazionale sulle Società di Mutuo Soccorso è stata realizzata nel luglio del 2016 dove è stato evidenziato, sulla base di dati qualitativi e quantitativi raccolti su tutto il territorio, un quadro delle Società di Mutuo Soccorso moderne in Italia. Particolare attenzione è stata data ai cambiamenti generati dalla riforma del 2012; ne è emersa una realtà viva e variegata, che certamente affonda le sue radici nel passato ma che guarda al futuro.
Dalla II ricerca Nazionale sulle Società del Mutuo Soccorso, che ha costituito il primo Panel nazionale sulle SMS, sono emersi ulteriori dati significativi: nell’ultimo anno sono state erogate prestazioni e sussidi socio sanitari e assistenziali ai propri soci beneficiari per un valore complessivo di 141 milioni di euro pari al 63,3% dei contributi raccolti; il 42% di SMS prevedono incrementi della base associativa, mentre il 61% delle organizzazioni svolge attività socio sanitaria.
“L’indagine ISNET – ha dichiarato Luciano Dragonetti Vice presidente ANSI – è la conferma della presenza sul territorio delle SMS che svolgono funzione di vicinanza alla persona. Le SMS sono gli unici enti che garantiscono assistenza per tutta la vita; sono state il vettore del progresso in una epoca povera di welfare, povera di previdenza e di diritti costituzionali. Oggi sono un veicolo di buone abitudini che fanno riscoprire valori come la partecipazione, la condivisione, l’appartenenza”.
In questa seconda indagine è anche emerso il numero crescente di adesioni dei soci, elemento che come ha spiegato Dragonetti “vuole essere indicativo rispetto all’importanza che il legislatore dovrebbe maggiormente riporre verso la mutualità. Siamo stati onorati di aver contribuito come ANSI, in questi due anni, all’indagine vuole essere un riconoscimento ad una associazione indipendente che sempre piu’ sta rappresentando i diritti del mutuo soccorso nazionale”.
Tanti i vantaggi della formula mutualistica “In assoluto il primo vantaggio – ha detto il Vice Presidente ANSI – è l’assenza dei fini di lucro, questo significa che gli utili che genera la mutua possono essere solo investiti sui soci o sui servizi per i soci. Non vi è un premio che si differenzia in base al rischio della persona (quello anagrafico è il più rilevante) ma un contributo indipendente ed in cambio una assistenza globale per la salute e per i bisogni sociali ed assistenziali. Un altro vantaggio da evidenziare è l’incentivo fiscale proprio delle mutue, il contrubito è infatti detraibile per il 19% fino ad un max di € 1.300 annui”.
L’attività mutualistica, a differenza di quella svolta dalle assicurazioni, non ha scopo di lucro – regolamentata dalla normativa che si fonda sulla legge del 15 Aprile 1886 n°3818 – offre agli aderenti prestazioni mediche a costi agevolati, agisce in ottica cooperativistica e mira a salvaguardare la salute e la qualità di vita dei suoi associati.
La II ricerca realizzata dall’Associazione Isnet, nell’ambito degli approfondimenti tematici dell’Osservatorio nazionale sull’impresa sociale, ha costituito il primo Panel nazionale sulle SMS che offre la possibilità di fare analisi periodiche e le verifiche dell’impatto sociale generato, utili anche per le politiche e le azioni di governo. L’On. Marialucia Lorefice Presidente della XII Commissione Affari Sociali alla Camera, ha ricordato che in Commissione è stata avviata un’indagine conoscitiva sui Fondi Integrativi al Servizio Sanitario Nazionale finalizzata ad approfondire la materia al fine di valutare l’opportunità di un riordino della Sanità Integrativa. Alla convocazione del 29 gennaio scorso ha partecipato l’Associazione Nazionale Sanità Integrativa e Welfare (ANSI) ed ha evidenziato l’importanza del sistema mutualistico che oggi sta garantendo prestazioni e servizi sanitari quale secondo pilastro della sanità italiana, consentendo alla sanità pubblica di liberare risorse economiche da destinare alle fasce più deboli della popolazione. Un modello unico e valoriale a livello mondiale che va solo incentivato, valorizzato, facilitato e, sicuramente, non privato di risorse economiche e legislative coerenti.