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L’universo oculare: curare gli occhi per essere sani
Indossare gli occhiali da sole oggi è una moda, un vezzo che hanno tutti e che fa parte della cultura consumistica di una società che dà sempre più spazio all’aspetto estetico trascurando la cura del proprio corpo. Generalmente, quando si inforca un paio di occhiali dalle lenti oscurate si pensa alla forma che esse hanno, alla grandezza della montatura, ma non alla efficacia delle lenti che devono proteggere la pupilla dalle radiazioni luminose che comprendono anche luce ad alta energia come la luce blu e gli UVA che colpiscono tutte le strutture oculari dalla superficie fino alla retina. L’esposizione alla luce naturale senza protezione è tra le cause accertate di numerose patologie oculari tra cui la cataratta, il glaucoma, la maculopatia. La protezione, infatti, dev’essere adottata anche nelle giornate nuvolose poiché la radiazione ad alta energia non viene arrestata o filtrata dalle nuvole.
Gli occhi sono uno degli organi più delicati e da difendere ad ogni costo. L’occhio, si sa, rappresenta lo specchio dell’anima, nel senso che riflette direttamente e senza filtri ogni nostro stato d’animo, ma non tutti sanno che esso è una vera e propria cartina tornasole della salute della persona. È proprio per questa ragione che vanno curati e tutelati. Molte malattie e patologie di diversa natura si manifestano mediante sintomi cutanei (rossori, infezioni, lacrimazioni). L’occhio rivela una percentuale particolarmente alta di indicazioni sulla salute. Un attento esame oculare può essere il primo rilevatore di patologie critiche, come il diabete, il colesterolo alto o, nella peggiore delle ipotesi, un tumore al cervello.
Spesso quando si parla di patologie e malattie che interessano gli occhi, si fa gran confusione sulle “aree” dell’occhio colpite dalle cosiddette malattie oculari. La più importante, tra le altre, è la retina, sottile membrana che riveste la superficie interna dell’occhio. Si tratta di un tessuto nervoso sensibile alla luce, detto fotosensibile, costituito da una struttura molto complessa composta a sua volta da milioni di cellule fotorecettori sensibili alla luce e che trasformano gli stimoli luminosi in impulsi elettrici. La retina ha diverse funzioni deputate al processo di conversione luce-impulso nervoso. Innanzitutto, la retina ha la funzione del foto trasduttore, ossia di un canale che intercetta gli stimoli luminosi convertendoli in segnali bioelettrici, che a loro volta vengono trasmessi al cervello mediante le fibre del nervo ottico.
La retina, inoltre, può essere colpita da diverse malattie e patologie che hanno ripercussioni gravi sulla vista, differenti a seconda della zona retinica interessata. Tra queste, particolarmente fastidiose sono le malattie vascolari o degenerative conseguenti a patologie generali quali l’ipertensione arteriosa, il diabete o la sclerosi vascolare. Si pensi, ad esempio, alle retinopatie, che non sono mai patologie banali; in alcuni casi sono particolarmente gravi e possono essere causa della perdita della vista. Le retinopatie più note sono forse il distacco di retina, la degenerazione maculare legata all’età e la retinopatia diabetica, ma sono molti altri i processi patologici possono causare gravi danni a questa fondamentale componente della visione, una vera e propria “pellicola fotografica” deputata alla ricezione degli stimoli luminosi che provengono dall’esterno.