Il mal di testa è un disturbo frequentissimo, a volte invalidante, troppo spesso è sottovalutato. Solo in Italia colpisce quasi cinque milioni di persone, soprattutto donne, e ogni anno almeno 12 milioni di giornate lavorative sono perse a causa delle cefalee: questo comporta un costo sociale pari a oltre 6000 miliardi solo per la perdita di produttività. Una percentuale variabile tra il 70 ed il 90% della popolazione generale soffre di almeno un attacco di cefalea all’anno e solo il 10% delle persone può dire di non averne mai sofferto nel corso della propria vita.
Molte persone soffrono di emicrania cronica e spesso le crisi sono così intense da impedire qualsiasi attività. La cefalea è una vera e propria malattia sociale.
Il 20 maggio sarà la Giornata Nazionale del Mal di Testa, quest’anno giunta alla nona edizione. L’evento è organizzato dalla Società Italiana per lo studio delle cefalee (SISC), con l’obiettivo di informare la popolazione sul corretto monitoraggio del mal di testa, su come trattarlo e sulla prevenzione.
L’elenco delle iniziative, che si svolgeranno da nord a sud in tutto il Paese, è disponibile sul sito ufficiale della SISC. Sono previsti stand e gazebo informativi nelle principali piazze italiane, i centri commerciali e le strutture sanitarie pubbliche. Ma anche convegni e iniziative di informazione: medici ed esperti saranno a disposizione per chiarimenti e distribuzione di materiale divulgativo.